Giro ad anello nella campagna di Modolo, con partenza dalla suggestiva villa Miari - Fulcis. Il percorso è perfetto per chi cerca pace e tranquillità a poca distanza da Belluno. ACCESSO Si parte dalla villa, dove è possibile parcheggiare l'auto. Il parcheggio è libero e senza posti riservati. È anche possibile raggiungere la villa con l'autobus urbano (linea gialla, fermata San Cipriano) e percorrere la strada di 1.6 km che porta alla villa, da cui inizia il giro ad anello. DESCRIZIONE PERCORSO Dalla Villa Miari Fulcis a Modolo, prendere la strada sterrata a sinistra della villa: alcuni tratti sono in leggera pendenza e ci sono diversi saliscendi. Il percorso prosegue in campagna, si passa nei pressi di un antico roccolo e infine si torna al punto di partenza alla villa. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino. In alternativa, è possibile allungare il percorso lasciando la macchina alla fermata dell'autobus in via San Cipriano e proseguire per 1.6 km fino alla villa, per poi intraprendere il percorso ad anello.
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Attività: Passeggiare Guardare il panorama
Categoria: Natura
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Via Faverghera, 1 Belluno
Il percorso, sul Nevegal, si snoda tra i paesaggi incontaminati delle prealpi bellunesi, passando per Casera Erte fino a Malga Col Toront, che offre una splendida vista panoramica sulla Valbelluna. ACCESSO La partenza si trova in corrispondenza del sesto tornante che dal Nevegàl sale verso La Casera. Dal tornante si diparte, sulla destra, il sentiero n° 2001 che conduce a Malga Col Toront. È raggiungibile esclusivamente con mezzi privati. Il parcheggio è libero e senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Dal tornante “Al Ghiro” seguire indicazioni per Col Toront (segnavia n°2001). Sono presenti rampe cementate ripide che si alternano a tratti pianeggianti con fondo sterrato su ghiaia grossolana. Da Casera Erte (dove si trova una panchina gigante, non accessibile) il percorso presenta alcuni saliscendi, con un tratto in cemento particolarmente sconnesso. Prima di raggiungere malga Col Toront si trova un ultimo tratto su carrareccia erbosa in discesa a cui è necessario prestare particolare attenzione. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino, preferibilmente dotato di retromarcia. Necessario il supporto di un accompagnatore.
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Categoria: Natura
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Loc Pranolz, 97 Trichiana
Percorso che, passando per i boschi e i pascoli, porta fino all'azienda agricola "Le Zercole", incastonata nella suggestiva località di Valmorel. ACCESSO La partenza si trova in località Pranolz, a Borgo Valbelluna, nell'ampio parcheggio libero e senza posti riservati della sagra di Melere. È raggiungibile esclusivamente con mezzi privati. DESCRIZIONE PERCORSO Dal parcheggio di Melere proseguire su strada asfaltata in direzione di Valmorel per 300 m circa. Giunti alle indicazioni per Canal di Limana e Le Zercole, svoltare a destra e proseguire su strada che alterna tratti di asfalto a ghiaia ben battuta con vari saliscendi. Si arriva a una leggera salita di circa 100 m su ghiaia più grossolana, dove è utile l’aiuto di un accompagnatore. Usciti dal bosco si prosegue su strada sterrata circondata da prati con saliscendi e una rampa finale fino all'azienda agricola "Le Zercole". ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino. Necessario il supporto di un accompagnatore. L'azienda agricola è raggiungibile anche in auto, percorrendo lo stesso tragitto, oppure lasciando la macchina al piccolo parcheggio ai piedi della rampa che porta all'azienda.
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Percorso che prima costeggia il torrente Cordevole, per poi addentrarsi nella Riserva naturale "Monti del Sole", luogo di straordinaria bellezza sia per la flora che per la fauna che custodisce. ACCESSO La partenza si trova presso la chiesa di San Gottardo, raggiungibile sia dalla strada che costeggia la certosa di Vedana sia da quella che sale dalla località di Ponte Mas. Il parcheggio è libero e senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Lasciando la chiesa di San Gottardo alla spalle, prendere la strada che, con una discesa asfaltata, porta lungo il torrente Cordevole. Si prosegue costeggiando il torrente sempre una strada asfaltata circondata da prati e alberi. Giunti a un tabellone, che indica l’inizio della Riserva Naturale “Monti del Sole”, la strada diventa sterrata con ghiaia. Da qui si continua per circa 1,7 km, nel bosco, fino a raggiungere la località Salet, dove si trovano alcuni edifici gestiti dai carabinieri forestali Per chi lo desiderasse è possibile proseguire per circa 1,5 km fino a raggiungere il greto del Cordevole. Lungo il percorso è possibile osservare cavalli al pascolo e la fauna e la flora locali, spesso segnalate anche tramite apposite indicazioni. Inoltre si trovano anche delle aree picnic con tavoli e panche dove poter sostare, in particolare vicino agli edifici dei Carabinieri e nel tratto che precede. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino.
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Via Bardies Borgo Valbelluna
Percorso unico che permette di ammirare creazioni artistiche e piante di varietà non comuni nel bellunese, come l'orchidea. ACCESSO La partenza si trova presso la chiesa di Sant'Antonio Abate di Bardies, a Mel di Borgo Valbelluna. Il parcheggio più vicino è al campo sportivo, a circa 500 m di distanza; si tratta di un parcheggio libero, senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Partendo dalla chiesa di Bardies, procedere verso nord, costeggiando il torrente Rimonta. Proseguire lungo l’argine del torrente fino a incontrare la nuova tangenziale di Lentiai, che si supera grazie a un sottopasso (il fondo stradale è composto da ghiaia e ciottoli grossolani che rendono difficile l’inizio del percorso, inoltre è necessario un aiuto per la salita). Mantenendo la sinistra a lato del torrente Rimonta, seguire le indicazioni dell’Anello del Percorso Naturalistico. Dopo una prateria si arriva a un fitto bosco, proseguire quindi verso nord. Il sentiero gira a destra, dopo un boschetto si raggiunge un campo alla cui estremità si trova la casera Canopet: qui si gira a destra e poco dopo si rientra nel bosco. Superato un ponticello si gira a destra e poi a sinistra seguendo una carrareccia. Giunti all'intersezione con la tangenziale si continua a ritroso lungo il tragitto dell’andata ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino. Necessario il supporto di un accompagnatore. Questo itinerario può essere percorso solo quando il terreno è asciutto, poiché si sviluppa principalmente su terra battuta in ambiente umido.Lungo il percorso sono presenti delle radici di piante che rendono difficile il passaggio delle carrozzine; inoltre all'inizio e alla fine di alcune passerelle si trovano dei tronchi che rendono necessario l'aiuto di un accompagnatore.
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Via Vignui Feltre
Il percorso dall'abitato di Vignui porta, tra pascoli e boschi, ad ammirare il panorama di Feltre, Villabruna e Foen. ACCESSO La partenza si trova presso la frazione di Vignui, in Piazza della Fontana, dove si trova un parcheggio libero e senza posti riservati. È raggiungibile esclusivamente con mezzi privati. DESCRIZIONE PERCORSO Dal centro di Vignui proseguire in direzione di Pren, svoltando poi a sinistra lungo via Don. Al crocevia svoltare a sinistra lungo via Altin e proseguire per un breve tratto fino a un incrocio: da qui continuare a destra per strada sterrata in leggera salita, percorribile abbastanza facilmente. Dal limite del bosco si prosegue tra i pascoli di un’azienda agricola fino a raggiungere gli edifici di questa: la strada, in discesa, è sterrata, scoscesa, non percorribile in modo autonomo. Dagli edifici si prosegue in direzione della chiesetta di Altin su strada sterrata pianeggiante, tranne per un leggero tratto in salita, prima di raggiungere un punto panoramico con vista su Feltre, Foen e Villabruna. Da qui per un breve tratto la strada è leggermente in discesa, sterrata e sconnessa, poi diventa pianeggiante, mentre la parte finale è in forte discesa, sconnessa e richiede aiuto. Incrociata la strada asfaltata in salita proseguire a sinistra verso Vignui, fino a raggiungere il punto d’inizio. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino. Necessario il supporto di un accompagnatore.
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Via San Lucano Taibon Agordino
Percorso di fondovalle che permette di scoprire l'incontaminata Valle di San Lucano, fuori dai circuiti più noti delle Dolomiti. La Valle è incastonata tra le selvagge Pale di San Lucano e le imponenti pareti dell'Agner. ACCESSO La partenza si trova poco dopo l'abitato di Taibon Agordino, seguendo le indicazioni per Valle di San Lucano. È raggiungibile esclusivamente con mezzi privati. Si parcheggia in località Ai Vanti, nei pressi della centrale idroelettrica. Il parcheggio è libero e senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Partendo dalla località Ai Vanti, nei pressi della centrale, attraversare il ponte asfaltato e prendere il sentiero per il Laghetto delle Peschiere, segnalato da un apposito cartello. La strada inizia con un tratto ripido con fondo sconnesso, ma molto breve (circa 5 m), prosegue poi nel bosco, dove si troverà un’altra rampa sconnessa, ma sempre breve. Proseguendo si costeggia il torrente Tegnàs su una ciclabile nuova con fondo di ghiaia grossa e non compatta. Dopo circa 1km si incontra una breve rampa con ghiaia mossa dove è necessario l’aiuto di un accompagnatore. Giunti al ponte in località Peschiere si trova un’ultima salita su fondo sconnesso per arrivare all’area pic-nic attrezzata con barbecue e al laghetto delle Peschiere. Attorno la lago è possibile fare un giro ad anello, recentemente ricostruito e reso del tutto accessibile. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino. Necessario il supporto di un accompagnatore. Dalla partenza è possibile, in alternativa, prendere la strada asfaltata (facendo attenzione alle auto) che porta al ponte in località Peschiere e poi percorrere la ciclabile in discesa, in modo da evitare di dover affrontare le rampe in salita. È anche possibile lasciare l'auto al ponte in località Peschiere e recarsi direttamente al laghetto.
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SR 48 del Passo Falzarego Livinallongo del Col di Lana
Il percorso, d'interesse sia storico che paesaggistico, permette di raggiungere l'antico castello di Andraz, circondato da meravigliosi panorami dolomitici. È un sentiero unico per chi vuole immergersi nella storia e nella natura del luogo. ACCESSO La partenza, segnalata da un apposito cartello, si trova lungo la SR48 del Passo Falzarego, dove è possibile lasciare l'auto in uno dei due piccoli parcheggi ai lati della strada. È raggiungibile esclusivamente con mezzi privati. Il parcheggio è libero e senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Partendo dall’area di sosta lungo la SR48 del Passo Falzarego, prendere la strada asfaltata in leggera discesa. Dopo circa 300m si trova un tratto, sempre in discesa, più ripido. Proseguendo per la strada, che diventa sterrata, dopo una curva si trova Malga Castello (attualmente in ristrutturazione) e si attraversa un breve ponte nei pressi del quale è visibile un vecchio mulino. Dopo circa 200 metri si raggiunge il castello, dove si trovano dei pannelli che ne spiegano la storia. Proseguendo, dopo una rampa sterrata, ma fattibile in autonomia con ruotino, il sentiero ritorna pianeggiante e si raggiunge l’abitato di Castello, che dista circa 200 metri dal castello di Andraz. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino. È anche possibile lasciare l'auto direttamente al Castello di Andraz, dove si trova un piccolo parcheggio libero e senza posti riservati. Il Castello non risulta accessibile, ma può essere visitato da eventuali accompagnatori. Non ci sono punti di ristoro nelle vicinanze, ma è presente un bagno accessibile nei pressi del castello.
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Via Grava, 42 Alpago
Percorso di elevato interesse naturalistico e faunistico che permette di scoprire il Lago di Santa Croce e l'oasi naturalistica che lo circonda. Itinerario lungo e vario che può essere intrapreso in punti diversi. ACCESSO La partenza si trova a Bastia d'Alpago, presso un ampio parcheggio in Via Grava. Il parcheggio è libero e senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Partendo dal parcheggio si attraversa la strada e si scende lungo via del Mulino, per poi attraversare di nuovo su Viale Alpago e immettersi in Via Peschiere. La si segue tutta, fino a quando si svolta decisamente a sinistra su strada sterrata. Da qui si segue senza difficoltà il percorso Oasi naturalistica, una vasta zona di canneto alternata ad un bosco di salici e pioppi. Dopo circa 2 km si attraversa il ponte sul torrente Tesa e in breve si giunge al lago di Santa Croce. Superato il Camping Sarathei si prosegue su ciclabile in cemento. Superata la spiaggia, il percorso prosegue nel bosco, con un ponte da affrontare che necessita di aiuto per la presenza di piccoli scalini all'inizio e alla fine. Si continua su strada sterrata con fondo sempre ben battuto, costeggiando il lago. Superata la piazzola di pesca e l'ormeggio barche si arriva in località Poiatte presso il bar Baywatch, dopo poco più di 5 km dalla partenza. Il ritorno avviene per la stessa via. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Percorso lungo, per il quale si consiglia carrozzina con ruote da off-road e ruotino. Per il superamento dei ponti, i quali presentano piccoli scalini, è consigliata la presenza di un accompagnatore. Il percorso può essere fatto anche al contrario. Si segnalano a questo proposito parcheggi riservati presso il bar Baywatch a Poiatte. In alcuni tratti, in particolare quelli nei pressi della spiaggia, il percorso è fattibile anche con carrozzina a spinta
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Loc Col Indes Tambre
Itinerario adatto a tutti, percorribile in autonomia, con splendidi panorami sulla conca dell'Alpago. Si possono ammirare il Lago di Santa Croce e la foresta del Cansiglio. ACCESSO La partenza si trova in località Col Indes, presso il grande parcheggio dell'Hotel Ristorante Miramonti, nel comune di Tambre d'Alpago. E' un parcheggio libero, senza posti riservati. In alternativa è possibile parcheggiare presso la Malga Pian Grant e accorciare il percorso. DESCRIZIONE PERCORSO Si parte dal parcheggio del Ristorante Col Indes nei pressi del vecchio impianto sciistico. Si segue la strada asfaltata che, in leggera salita, dopo circa 1 km, porta a Malga Pian Grant. Per chi volesse accorciare il percorso è possibile arrivare in macchina alla Malga, dove ci sono posti riservati ai disabili. Da qui si segue sempre la strada asfaltata, inoltrandosi in un caratteristico bosco di faggi. Si esce nei pascoli in località Pian delle Lastre, Oltrepassata una prima malga sulla destra e, sulla sinistra le indicazioni per il Rifugio Semenza, si prosegue ancora su strada asfaltata fino ad una seconda malga, dopo un altro km. Da qui la vista spazia su tutta la conca dell'Alpago, dalla foresta del Cansiglio sulla sinistra, al Lago di Santa Croce. Il rientro avviene per la stessa strada. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina da passeggio con ruotino. La strada è interamente asfaltata e quindi non sono necessarie ruote da off-road. L'itinerario è percorribile in totale autonomia.
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Il percorso, qui mappato in parte, è frutto di un'idea della sezione Alpago del CAI sostenuta attraverso il progetto transfrontaliero GATE INTERREG Italia - Austria. Il sentiero, lungo circa 25 km, si sviluppa da Nord-Ovest a Sud-Est, mantenendosi a un’altitudine media di 1100 metri ai piedi delle montagne del gruppo Col Nudo-Cavallo che fanno da corona al territorio alpagoto. Maggiori informazioni sul progetto e dettagli sull'accessibilità per disabilità visive sul sito www.caialpago.it/sentiero-della-sensibilita ACCESSO La partenza si trova presso il rifugio Carota, circa 3 km sopra a Pieve d'Alpago, seguendo l'indicazione "rifugi". E' disponibile un ampio parcheggio, senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Partendo dal parcheggio presso il Rifugio Carota si prosegue su strada a tratti asfaltata e a tratti sterrata con ghiaia. Il percorso presenta una lieve difficoltà, in prossimità della località Col Panigal, dovuta ad una piccola rampa asfaltata nella quale è consigliata la presenza di un accompagnatore. Dopo circa 3 km si incontra un ponte che ci permette di attraversare il torrente Tesa. Da qui in poi il percorso prosegue sempre su strada sterrata, pianeggiante, immerso in un bosco di faggi tipico della conca dell'Alpago. Si arriva in fine, dopo un tratto asfaltato nei pressi di un piccolo parcheggio poco sopra l'abitato di S. Martino d'Alpago. Si consiglia di fermarsi qui per evitare di percorrere rampe molto ripide che portano in paese e rientrare quindi al Rifugio Carota. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Il percorso può essere fatto anche con carrozzina a spinta. Se si intende percorrerlo per intero, vista la lunghezza, si consiglia una carrozzina con ruote da off-road e ruotino. E' possibile fare il percorso inverso e parcheggiare sopra a S. Martino, in uno spiazzo a sinistra, lungo la strada, per evitare le rampe più ripide.
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Via Parco dei Sogni Lorenzago di Cadore
Percorso a pochi passi dal centro di Lorenzago di Cadore, località amata da Papa Giovanni Paolo II per la pace e la bellezza dei paesaggi. Permette di addentrarsi in un fiabesco bosco di abeti e larici su comoda strada pianeggiante. ACCESSO La partenza si trova a Lorenzago di Cadore al termine di Via Parco dei Sogni. La strada è a traffico limitato, ma percorribile se in possesso di contrassegno invalidi. È raggiungibile esclusivamente con mezzi privati. Si parcheggia in uno spiazzo senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Dal parcheggio di segue la strada pianeggiante con indicazioni per il Parco dei Sogni. Il percorso si svolge interamente su strada sterrata con fondo battuto e non presenta particolari difficoltà. Si prosegue per circa 1,7 km fino ad un piccolo guado, immersi in un fiabesco bosco di abeti e larici. Posto ideale nelle calde giornate estive e affascinante in autunno per il foliage. Lungo il percorso di trovano alcune panchine e dei tavolini dove ci si può fermare per un picnic.La strada prosegue anche dopo il guado, ma occorre valutare di persona se ci siano le condizioni per l'attraversamento. Oltre è comunque necessaria una carrozzina da offroad con ruotino. Il rientro avviene per la stessa strada dell'andata. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina a spinta con ruote normali o da off-road e con l'aiuto di un accompagnatore. Percorribile in autonomia con ruotino.
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Categoria: Natura
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Percorso ad anello al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo, che costeggia le rive del lago di Auronzo e permette di ammirarne i colori in tutte le stagioni. Luogo adatto a tutti, in particolare alle famiglie per la presenza della spiaggia e del parco giochi. ACCESSO La partenza si trova presso il bar ristorante Bucintoro, sulle rive del Lago di Auronzo. I I parcheggi sono numerosi e c'è un posto riservato ai disabili. DESCRIZIONE PERCORSO Partendo dal parcheggio presso il Bar Bucintoro ci si dirige verso il ponte sul fiume Ansiei, lo si attraversa, svoltando poi a sinistra. Da qui il percorso prosegue su strada sterrata ma sempre ben battuta, adatta anche a carrozzine a spinta, costeggiando la riva destra del lago. Dopo circa 1400m si incontra sulla sinistra un ponte che consigliamo di prendere per portarsi sulla riva sinistra. In alternativa è possibile proseguire per altri 1000m fino alla diga che è attraversabile. Qui prendiamo in considerazione il giro ad anello che percorre il ponte al centro del lago. Una volta attraversato ci si trova sulla ciclabile che percorre la riva sinistra. Il fondo è per la maggior parte in ghiaia grossolana e necessita di un ruotino per essere percorso. Dopo alcuni saliscendi, passando accanto allo stadio del ghiaccio di Auronzo, si ritorna al Bucintoro. Nei pressi della spiaggia si trova un parco giochi e una postazione per la pesca accessibile. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Lungo la riva sinistra il percorso è fattibile anche con carrozzina a spinta. Se si vuole percorrere il giro ad anello è necessaria una carrozzina con ruote da off-road e ruotino. Si consiglia di effettuare sempre il giro in senso antiorario, in modo da affrontare i tratti più ripidi al ritorno, in discesa. Il giro può essere allungato attraversando sulla diga. Si segnala che va percorso un tratto di circa 1 km sulla strada statale con vari attraversamenti e saliscendi sui marciapiedi prima di poter prendere la pista ciclabile (indicazioni dopo il distributore)
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Difficoltà percorso: difficoltà percorso calcolata su una scala predefinita - grado 1
Dislivello: - 50 m
Lunghezza: - 2,9 km
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Tipo fondo: - sterrato
Attività: Passeggiare Guardare il panorama
Categoria: Natura
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Borgo Cima Canale, Val Visdende Santo Stefano di Cadore
La Val Visdende è una vallata di rara bellezza situata in Comelico, al confine con l'Austria e il Friuli. La valle è percorsa da molteplici strade che permettono di ammirare delle vere gemme, come gli alberi monumentali con i loro 50 metri d'altezza e oltre due secoli di storia. ACCESSO La Val Visdende è raggiungibile esclusivamente con mezzi autonomi: si consiglia, una volta attraversata la sbarra che permette di accedere alla valle (il è costo di 5 € e comprende il parcheggio), di lasciare l’auto in uno dei numerosi parcheggi presenti nella valle. DESCRIZIONE PERCORSO Lasciata l’auto in uno dei numerosi parcheggi presenti nella valle, seguire le strade asfaltate pianeggianti (e aperte anche alle auto) che attraversano la Val Visdende. In particolare, consigliamo di lasciare l’auto nel parcheggio di Borgo Cima Canale (si tratta del primo dopo la sbarra) e da lì proseguire per strada. Dopo circa 1.5 km si raggiunge un bivio: a sinistra si prosegue per una strada che, passando per i borghi della valle, porta fino al bivio Ciaidon, oltre il quale il percorso non risulta più accessibile; a destra invece, si raggiunge il parco degli alberi monumentali e poi il borgo di Costa D'Antola. In entrambi i casi si tratta di percorsi per lo più pianeggianti, immersi nella natura. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino. Nel parco degli alberi monumentali, in alcuni punti si trovano una pavimentazione in legno e degli scalini, sempre di legno, dove risulta necessario il supporto di un accompagnatore. L'accesso alla valle è consentito dalle 06:00 alle 18:00, ma si invita a consultare comunque il sito per possibili cambi d'orario stagionali.
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Loc. Larieto Cortina d'Ampezzo
Lo splendido lariceto di Larieto è un esteso bosco di larice puro che ammanta le pendici del Pomagagnon. Si tratta di un bellissimo esempio di bosco pascolato, pratica colturale ancora in uso in alcune zone rurali delle Dolomiti specie sui versanti solatii, che determina ambienti diversi dalla naturalità ma preziosi dal punto di vista del paesaggio culturale e storico. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/larieto-rifugio-mietres/
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Via Lungo Lago, 2 Alleghe
Con una spettacolare vista sulla parete nord del Civetta e accesso al Sistema 3 delle Dolomiti UNESCO “Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine” si sviluppa questo semplice percorso attorno al lago alpino, formato dal torrente Cordevole, che giunge ad una terrazza panoramica sul lago. Si tratta di uno degli esempi più significativi di paesaggio lacustre dolomitico di fondovalle. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/lungolago-di-alleghe/
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Loc. Pian della sussitenza, 1 Falcade
Valles Alto è un magnifico alpeggio dolomitico poco distante dall’omonimo passo. Circondato dalle spettacolari creste delle Cime di Focobon, Valles Alto comprende ampi pascoli, coltivati tradizionalmente da secoli e ricchi di specie floristiche. Qui è possibile apprezzare tutte le componenti del paesaggio culturale dolomitico: basamenti ondulati ricoperti da pascoli verdissimi e presidiati dalle malghe, pendici ammantate da foreste di conifere, ampi mantelli detritici dove si sviluppa la vegetazione pioniera ed imponenti pareti di roccia nuda. Data la posizione centrale e l’estensione dei pascoli, il panorama è ampio ed offre una vista grandiosa sia sulle rocce dolomitiche del sistema montuoso delle Pale di San Martino che sui porfidi scuri del gruppo di Cima Bocche. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/malga-valles-alto/
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Loc. Piani di Pezzè Alleghe
Piani di Pezzè è una bellissima radura prativa, ampia e dolcemente ondulata, che si apre lungo le pendici boscate della Cima di Coldai e Cima Fertazza. Data la sua conformazione pianeggiante (da cui il toponimo “Piani”), la località è stata storicamente utilizzata a scopi rurali (sfalci e pascoli). Le vicine “vile” (frazioni più alte) di Coi e Fernazza testimoniano l’insediamento stabile dell’uomo fin da epoca storica e conservano tuttora la tipica struttura insediativa ladina. L’area in quota di Col dei Baldi, raggiungibile anche con una cabinovia accessibile, offre una vista spettacolare sulle Dolomiti Centrali: Civetta-Moiazza, Mondeval, Croda Da Lago, Marmolada e Pelmo. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/piani-di-pezze-col-dei-baldi/
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Loc. Forcella Longeres Auronzo di Cadore
Le Tre Cime di Lavaredo rappresentano il simbolo delle Dolomiti e sono mèta ogni anno di centinaia di migliaia di visitatori. La straordinaria potenza iconica dei tre giganti di pietra, perfettamente verticali e prismatici, li ha resi famosi in tutto il mondo. L’itinerario si sviluppa ai piedi del lato sud del colossale massiccio. Qui viene indicato solo il tratto dal Rifugio Auronzo alla Cappella degli Alpini, accessibile anche con carrozzine a spinta. Per proseguire fino a forcella Lavaredo sono necessari particolari ausili alla mobilità. *** TRACCIA GPS DAL SITO DELLA FONDAZIONE VA MODIFICATA E TAGLIATA ALL'ALTEZZA DELLA CHIESETTA DOPO 1,1 KM E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/rifugio-auronzo-forcella-lavaredo/
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Loc. Val Canzoi Cesiomaggiore
La Val Canzoi è un’isola ambientale magnifica che fa da sfondo ad alcuni dei sentieri più belli dei monti circostanti. Rappresenta in modo esemplare la varietà paesaggistica di questo settore del Patrimonio Mondiale. Il sentiero naturalistico Orsera, completamente accessibile, è uno dei pochissimi itinerari semplici di quest’area che presenta morfologie tipicamente prealpine, con dorsali allungate poco accessibili, rupi sormontate da cime morbide e inerbite, valli profondamente incise e forre. Molto interessante dal punto di vista ambientale ed ecologico, l’itinerario offre una magnifica vista d’insieme su alcune delle aree più selvagge ed integre delle Dolomiti Bellunesi e delle Vette Feltrine, nel Sistema 3 delle Dolomiti UNESCO “Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine”. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/sentiero-naturalistico-orsera-val-canzoi/
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Via Valgrande Comelico Superiore
Questo percorso attraversa un bosco misto di faggio e abete che sale fino all’ampia e bellissima conca prativa di Selvapiana dove si trova il Rifugio Lunelli. Qui, nel Sistema 5 delle Dolomiti UNESCO “Dolomiti Settentrionali”, si apre una splendida vista sull’imponente gruppo montuoso del Popèra. La radura, dolcemente ondulata e facilmente accessibile, rappresenta la porta d’ingresso al Patrimonio Mondiale dalla parte del Comelico. Il paesaggio è tipicamente dolomitico, con una parte basamentale dalle forme morbide caratterizzata dal paesaggio culturale legato all’agricoltura di montagna, ed una parte sovrastante, decisamente rupestre e selvaggia, che costituisce il paesaggio naturale. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/valgrande-rifugio-lunelli/
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Uno splendido panorama sul Pelmo, Civetta e Antelao: questo itinerario che conduce al Rifugio Talamini da Zoppè di Cadore, si trova in una collocazione strategica tra la Val del Boite e Val di Zoldo, occupando la posizione di un antico braccio di mare. Il percorso si sviluppa nel Sistema 1 delle Dolomiti UNESCO “Pelmo, Croda da lago”, un gioiello per la geomorfologia su scala mondiale. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/zoppe-di-cadore-rifugio-talamini/
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Cortina d'Ampezzo
Dal terrazzo della stazione a monte della Funivia Lagazuoi si prende un comodo sentiero che può essere facilmente percorso da persone di ogni età e che porta direttamente alla croce di vetta a quota 2.778 m che ricorda le vittime del primo conflitto mondiale. Il sentiero è stato costruito dai Kaisejäger durante la Grande Guerra e restaurato dagli Alpini della sezione ANA di Treviso nel 2018. È molto largo e agevole, percorribile anche in sedia a rotelle e con passeggino da trekking.
Dettagli:
Accessibilità:
Attività: Passeggiare Guardare il panorama
Categoria: Natura
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Impianto di risalita accessibile, con partenza poco sotto il Passo Pordoi dal lato Trentino Alto Adige. Per informazioni https://www.fassa.com/IT/Orari-e-prezzi-Impianti-di-risalita/ Alla partenza è presente anche il Museo della Grande Guerra 1915-1918 Dolomiten, accessibile.
Dettagli:
Accessibilità:
Attività: Guardare il panorama
Categoria: Sport Natura
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Passo Falzarego Cortina d'Ampezzo
Impianto di risalita accessibile. Per informazioni https://lagazuoi.it/
Dettagli:
Accessibilità:
Attività: Guardare il panorama
Categoria: Sport Natura
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Via Ria de Zeto Cortina d'Ampezzo
Impianto di risalita accessibile. Per informazioni https://faloriacristallo.it/
Dettagli:
Accessibilità:
Attività: Guardare il panorama
Categoria: Sport Natura
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Via dello Stadio 12 Cortina d'Ampezzo
Impianto di risalita accessibile. Per informazioni https://www.freccianelcielo.com/
Dettagli:
Accessibilità:
Attività: Guardare il panorama
Categoria: Sport Natura
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Malga Ciapela, 48 Rocca Pietore
Impianto di risalita accessibile. Per informazioni https://www.funiviemarmolada.com/
Dettagli:
Accessibilità:
Attività: Guardare il panorama
Categoria: Sport Cultura Natura
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Canazei (TN)
Il punto panoramico accessibile del Sass Pordoi, a 2.945 m di altitudine, è un eccezionale belvedere panoramico sul Patrimonio Mondiale che, a ragione, si è guadagnato l’appellativo di Terrazza delle Dolomiti. Si tratta di un ampio balcone roccioso proteso sulla valle che offre un’immagine complessiva dall’alto degli atolli fossili che formavano l’originario arcipelago corallino: dalla Marmolada alle Pale di San Martino, dal gruppo del Catinaccio al gruppo del Sassolungo, dalla conca d’Ampezzo fino alle propaggini meridionali del Brenta. L’orizzonte tuttavia si spinge oltre e spazia fino ai gruppi dell’Ortles, del Cevedale e delle Alpi svizzere ed austriache. La Terrazza delle Dolomiti si raggiunge direttamente dal Passo Pordoi (circa 12 km da Canazei) grazie all’omonima funivia. E' uno dei punti mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/sass-pordoi/
Dettagli:
Accessibilità:
Attività: Guardare il panorama
Categoria: Natura
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Cortina d'Ampezzo
Il punto panoramico accessibile del Lagazuoi, a quota 2.752 m, offre uno splendido panorama sul Patrimonio Mondiale con in evidenza le Tofane, la Marmolada con le sue nevi perenni, la Croda da Lago, i Lastoi di Formin, il Nuvolau, l’Antelao, il Sorapis, il Civetta. Il Lagazuoi, oltre ad essere uno splendido balcone panoramico, riveste una grande importanza storica come simbolo della capacità distruttiva della guerra. Durante la Grande Guerra questa cima venne fatta saltare sia da parte delle truppe austroungariche che italiane, modificando irrimediabilmente il profilo della montagna. Oggi, questa fortificazione naturale con trincee, camminamenti, postazioni e gallerie per il ricovero di soldati e armi è stata trasformata in una grande area museale a cielo aperto dedicata alla testimonianza della guerra d’alta quota. Il punto panoramico e l’area museale sono raggiungibili grazie all’impianto di risalita Funivia Lagazuoi con stazione di valle al Passo Falzarego (quota 2.105 m s.l.m.). E' uno dei punti mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/monte-lagazuoi/
Dettagli:
Accessibilità:
Attività: Guardare il panorama
Categoria: Natura
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Cortina d'Ampezzo
Il punto panoramico accessibile del Monte Faloria, a 2123 m di quota, è un imponente sperone proteso sulla conca ampezzana ed offre una vista spettacolare su Cortina d’Ampezzo e sulle cime più famose del Patrimonio Mondiale. Da quassù si possono ammirare le splendide montagne che coronano Cortina: il Gruppo del Cristallo, la Croda Rossa, il Pomagagnon, le Tofane, la Croda da Lago, il Becco di Mezzodì, ma sono ben visibili anche le cime del Pelmo, del Civetta, la Marmolada, il Gruppo di Sennes, fino alle Tre Cime di Lavaredo. Questo magnifico terrazzo naturale è raggiungibile direttamente dal centro di Cortina d’Ampezzo grazie alla Funivia Faloria.E' uno dei punti mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/monte-faloria/
Dettagli:
Accessibilità:
Attività: Guardare il panorama
Categoria: Natura
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Cortina d'Ampezzo
Il punto panoramico accessibile di Cima Tofana si trova a 3.244 m di quota ed è raggiungibile direttamente dal centro di Cortina d’Ampezzo grazie all’impianto di risalita Tofana-Freccia nel Cielo. La cima della Tofana di Mezzo è la vetta più alta di Cortina e la terza più alta delle Dolomiti ed offre uno dei panorami più spettacolari sul Patrimonio Mondiale. Da quassù si domina la conca ampezzana e le sue cime più famose: la Croda da Lago, i Lastoi de Formin, l’Antelao, il Sorapis, il Cristallo, ma l’orizzonte spazia sconfinato su tutto il settore dolomitico. E' uno dei punti mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/cima-tofana/
Dettagli:
Accessibilità:
Attività: Guardare il panorama
Categoria: Natura
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Rocca Pietore
Il punto panoramico accessibile di Punta Rocca, alla quota di 3.265 m, è un eccezionale punto panoramico posto nel punto centrale e più alto delle Dolomiti. Da qui lo sguardo spazia libero e a 360° su tutte le vette del Patrimonio Mondiale: dal Gruppo del Catinaccio alle Pale di San Martino, dal Civetta al Pelmo e alla Croda da Lago, dalle cime della conca Ampezzana a quelle dell’Alta Badia. Oltre a ciò, la cima della Marmolada offre uno spettacolo unico nelle Dolomiti: quello del ghiacciaio che ricopre il versante nord.Il punto panoramico accessibile di Punta Rocca, alla quota di 3.265 m, è un eccezionale punto panoramico posto nel punto centrale e più alto delle Dolomiti. Da qui lo sguardo spazia libero e a 360° su tutte le vette del Patrimonio Mondiale: dal Gruppo del Catinaccio alle Pale di San Martino, dal Civetta al Pelmo e alla Croda da Lago, dalle cime della conca Ampezzana a quelle dell’Alta Badia. Oltre a ciò, la cima della Marmolada offre uno spettacolo unico nelle Dolomiti: quello del ghiacciaio che ricopre il versante nord. Dal dicembre 2017, è possibile toccare fisicamente la neve del ghiacciaio, tramite ascensori che dal piano d’imbarco scendono direttamente all’imbocco del ghiacciaio. Il punto panoramico è raggiungibile grazie all’impianto di risalita Funivia Marmolada. E' uno dei punti mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/marmolada-2/
Dettagli:
Accessibilità:
Attività: Guardare il panorama
Categoria: Natura
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Auronzo Di Cadore
Con oltre 1.600 ettari di faggio, abete rosso, abete bianco e larice, la Riserva Naturale Orientata di Somadida è la foresta più grande del Cadore ed uno dei boschi più pregiati delle Dolomiti. Posta nel cuore delle Dolomiti Settentrionali ad abbracciare le pendici del Sorapis e delle Marmarole, il suo valore è testimoniato da una storia importante. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/malga-valles-alto/
Dettagli:
Link sito: - https://www.visitdolomites.com/page2/foresta-di-somadida/
Accessibilità:
Tipo fondo: - sterrato
Attività: Passeggiare
Categoria: Natura
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Belluno
Una spettacolare terrazza da cui ammirare il panorama delle Dolomiti a 180°, a pochi chilometri da Belluno e dall’uscita dell’A27. Alla Casera troverete un ambiente accogliente a gestione familiare e un ricco menù con saporiti piatti tipici e invitanti rivisitazioni delle più apprezzate proposte regionali.
Dettagli:
Sala da pranzo accessibile: - Si
Accessibilità:
Bagno accessibile: - Si
Attività: Mangiare e bere Guardare il panorama
Categoria: Mangiare e bere Natura
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Soverzene
Laghetto per la pesca gestito dall'Associazione Pescatori Sportivi di Ponte nelle Alpi
Dettagli:
Accessibilità:
Bagno accessibile: - Si
Bar interno accessibile: - Sì
Attività: Pesca
Categoria: Sport Natura
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