Giro ad anello nella campagna di Modolo, con partenza dalla suggestiva villa Miari - Fulcis. Il percorso è perfetto per chi cerca pace e tranquillità a poca distanza da Belluno. ACCESSO Si parte dalla villa, dove è possibile parcheggiare l'auto. Il parcheggio è libero e senza posti riservati. È anche possibile raggiungere la villa con l'autobus urbano (linea gialla, fermata San Cipriano) e percorrere la strada di 1.6 km che porta alla villa, da cui inizia il giro ad anello. DESCRIZIONE PERCORSO Dalla Villa Miari Fulcis a Modolo, prendere la strada sterrata a sinistra della villa: alcuni tratti sono in leggera pendenza e ci sono diversi saliscendi. Il percorso prosegue in campagna, si passa nei pressi di un antico roccolo e infine si torna al punto di partenza alla villa. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino. In alternativa, è possibile allungare il percorso lasciando la macchina alla fermata dell'autobus in via San Cipriano e proseguire per 1.6 km fino alla villa, per poi intraprendere il percorso ad anello.
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Attività: Passeggiare Guardare il panorama
Categoria: Natura
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Via Faverghera, 1 Belluno
Il percorso, sul Nevegal, si snoda tra i paesaggi incontaminati delle prealpi bellunesi, passando per Casera Erte fino a Malga Col Toront, che offre una splendida vista panoramica sulla Valbelluna. ACCESSO La partenza si trova in corrispondenza del sesto tornante che dal Nevegàl sale verso La Casera. Dal tornante si diparte, sulla destra, il sentiero n° 2001 che conduce a Malga Col Toront. È raggiungibile esclusivamente con mezzi privati. Il parcheggio è libero e senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Dal tornante “Al Ghiro” seguire indicazioni per Col Toront (segnavia n°2001). Sono presenti rampe cementate ripide che si alternano a tratti pianeggianti con fondo sterrato su ghiaia grossolana. Da Casera Erte (dove si trova una panchina gigante, non accessibile) il percorso presenta alcuni saliscendi, con un tratto in cemento particolarmente sconnesso. Prima di raggiungere malga Col Toront si trova un ultimo tratto su carrareccia erbosa in discesa a cui è necessario prestare particolare attenzione. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino, preferibilmente dotato di retromarcia. Necessario il supporto di un accompagnatore.
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Categoria: Natura
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Loc Pranolz, 97 Trichiana
Percorso che, passando per i boschi e i pascoli, porta fino all'azienda agricola "Le Zercole", incastonata nella suggestiva località di Valmorel. ACCESSO La partenza si trova in località Pranolz, a Borgo Valbelluna, nell'ampio parcheggio libero e senza posti riservati della sagra di Melere. È raggiungibile esclusivamente con mezzi privati. DESCRIZIONE PERCORSO Dal parcheggio di Melere proseguire su strada asfaltata in direzione di Valmorel per 300 m circa. Giunti alle indicazioni per Canal di Limana e Le Zercole, svoltare a destra e proseguire su strada che alterna tratti di asfalto a ghiaia ben battuta con vari saliscendi. Si arriva a una leggera salita di circa 100 m su ghiaia più grossolana, dove è utile l’aiuto di un accompagnatore. Usciti dal bosco si prosegue su strada sterrata circondata da prati con saliscendi e una rampa finale fino all'azienda agricola "Le Zercole". ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino. Necessario il supporto di un accompagnatore. L'azienda agricola è raggiungibile anche in auto, percorrendo lo stesso tragitto, oppure lasciando la macchina al piccolo parcheggio ai piedi della rampa che porta all'azienda.
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Percorso che prima costeggia il torrente Cordevole, per poi addentrarsi nella Riserva naturale "Monti del Sole", luogo di straordinaria bellezza sia per la flora che per la fauna che custodisce. ACCESSO La partenza si trova presso la chiesa di San Gottardo, raggiungibile sia dalla strada che costeggia la certosa di Vedana sia da quella che sale dalla località di Ponte Mas. Il parcheggio è libero e senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Lasciando la chiesa di San Gottardo alla spalle, prendere la strada che, con una discesa asfaltata, porta lungo il torrente Cordevole. Si prosegue costeggiando il torrente sempre una strada asfaltata circondata da prati e alberi. Giunti a un tabellone, che indica l’inizio della Riserva Naturale “Monti del Sole”, la strada diventa sterrata con ghiaia. Da qui si continua per circa 1,7 km, nel bosco, fino a raggiungere la località Salet, dove si trovano alcuni edifici gestiti dai carabinieri forestali Per chi lo desiderasse è possibile proseguire per circa 1,5 km fino a raggiungere il greto del Cordevole. Lungo il percorso è possibile osservare cavalli al pascolo e la fauna e la flora locali, spesso segnalate anche tramite apposite indicazioni. Inoltre si trovano anche delle aree picnic con tavoli e panche dove poter sostare, in particolare vicino agli edifici dei Carabinieri e nel tratto che precede. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino.
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Via Bardies Borgo Valbelluna
Percorso unico che permette di ammirare creazioni artistiche e piante di varietà non comuni nel bellunese, come l'orchidea. ACCESSO La partenza si trova presso la chiesa di Sant'Antonio Abate di Bardies, a Mel di Borgo Valbelluna. Il parcheggio più vicino è al campo sportivo, a circa 500 m di distanza; si tratta di un parcheggio libero, senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Partendo dalla chiesa di Bardies, procedere verso nord, costeggiando il torrente Rimonta. Proseguire lungo l’argine del torrente fino a incontrare la nuova tangenziale di Lentiai, che si supera grazie a un sottopasso (il fondo stradale è composto da ghiaia e ciottoli grossolani che rendono difficile l’inizio del percorso, inoltre è necessario un aiuto per la salita). Mantenendo la sinistra a lato del torrente Rimonta, seguire le indicazioni dell’Anello del Percorso Naturalistico. Dopo una prateria si arriva a un fitto bosco, proseguire quindi verso nord. Il sentiero gira a destra, dopo un boschetto si raggiunge un campo alla cui estremità si trova la casera Canopet: qui si gira a destra e poco dopo si rientra nel bosco. Superato un ponticello si gira a destra e poi a sinistra seguendo una carrareccia. Giunti all'intersezione con la tangenziale si continua a ritroso lungo il tragitto dell’andata ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino. Necessario il supporto di un accompagnatore. Questo itinerario può essere percorso solo quando il terreno è asciutto, poiché si sviluppa principalmente su terra battuta in ambiente umido.Lungo il percorso sono presenti delle radici di piante che rendono difficile il passaggio delle carrozzine; inoltre all'inizio e alla fine di alcune passerelle si trovano dei tronchi che rendono necessario l'aiuto di un accompagnatore.
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Via Vignui Feltre
Il percorso dall'abitato di Vignui porta, tra pascoli e boschi, ad ammirare il panorama di Feltre, Villabruna e Foen. ACCESSO La partenza si trova presso la frazione di Vignui, in Piazza della Fontana, dove si trova un parcheggio libero e senza posti riservati. È raggiungibile esclusivamente con mezzi privati. DESCRIZIONE PERCORSO Dal centro di Vignui proseguire in direzione di Pren, svoltando poi a sinistra lungo via Don. Al crocevia svoltare a sinistra lungo via Altin e proseguire per un breve tratto fino a un incrocio: da qui continuare a destra per strada sterrata in leggera salita, percorribile abbastanza facilmente. Dal limite del bosco si prosegue tra i pascoli di un’azienda agricola fino a raggiungere gli edifici di questa: la strada, in discesa, è sterrata, scoscesa, non percorribile in modo autonomo. Dagli edifici si prosegue in direzione della chiesetta di Altin su strada sterrata pianeggiante, tranne per un leggero tratto in salita, prima di raggiungere un punto panoramico con vista su Feltre, Foen e Villabruna. Da qui per un breve tratto la strada è leggermente in discesa, sterrata e sconnessa, poi diventa pianeggiante, mentre la parte finale è in forte discesa, sconnessa e richiede aiuto. Incrociata la strada asfaltata in salita proseguire a sinistra verso Vignui, fino a raggiungere il punto d’inizio. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino. Necessario il supporto di un accompagnatore.
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Via San Lucano Taibon Agordino
Percorso di fondovalle che permette di scoprire l'incontaminata Valle di San Lucano, fuori dai circuiti più noti delle Dolomiti. La Valle è incastonata tra le selvagge Pale di San Lucano e le imponenti pareti dell'Agner. ACCESSO La partenza si trova poco dopo l'abitato di Taibon Agordino, seguendo le indicazioni per Valle di San Lucano. È raggiungibile esclusivamente con mezzi privati. Si parcheggia in località Ai Vanti, nei pressi della centrale idroelettrica. Il parcheggio è libero e senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Partendo dalla località Ai Vanti, nei pressi della centrale, attraversare il ponte asfaltato e prendere il sentiero per il Laghetto delle Peschiere, segnalato da un apposito cartello. La strada inizia con un tratto ripido con fondo sconnesso, ma molto breve (circa 5 m), prosegue poi nel bosco, dove si troverà un’altra rampa sconnessa, ma sempre breve. Proseguendo si costeggia il torrente Tegnàs su una ciclabile nuova con fondo di ghiaia grossa e non compatta. Dopo circa 1km si incontra una breve rampa con ghiaia mossa dove è necessario l’aiuto di un accompagnatore. Giunti al ponte in località Peschiere si trova un’ultima salita su fondo sconnesso per arrivare all’area pic-nic attrezzata con barbecue e al laghetto delle Peschiere. Attorno la lago è possibile fare un giro ad anello, recentemente ricostruito e reso del tutto accessibile. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino. Necessario il supporto di un accompagnatore. Dalla partenza è possibile, in alternativa, prendere la strada asfaltata (facendo attenzione alle auto) che porta al ponte in località Peschiere e poi percorrere la ciclabile in discesa, in modo da evitare di dover affrontare le rampe in salita. È anche possibile lasciare l'auto al ponte in località Peschiere e recarsi direttamente al laghetto.
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SR 48 del Passo Falzarego Livinallongo del Col di Lana
Il percorso, d'interesse sia storico che paesaggistico, permette di raggiungere l'antico castello di Andraz, circondato da meravigliosi panorami dolomitici. È un sentiero unico per chi vuole immergersi nella storia e nella natura del luogo. ACCESSO La partenza, segnalata da un apposito cartello, si trova lungo la SR48 del Passo Falzarego, dove è possibile lasciare l'auto in uno dei due piccoli parcheggi ai lati della strada. È raggiungibile esclusivamente con mezzi privati. Il parcheggio è libero e senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Partendo dall’area di sosta lungo la SR48 del Passo Falzarego, prendere la strada asfaltata in leggera discesa. Dopo circa 300m si trova un tratto, sempre in discesa, più ripido. Proseguendo per la strada, che diventa sterrata, dopo una curva si trova Malga Castello (attualmente in ristrutturazione) e si attraversa un breve ponte nei pressi del quale è visibile un vecchio mulino. Dopo circa 200 metri si raggiunge il castello, dove si trovano dei pannelli che ne spiegano la storia. Proseguendo, dopo una rampa sterrata, ma fattibile in autonomia con ruotino, il sentiero ritorna pianeggiante e si raggiunge l’abitato di Castello, che dista circa 200 metri dal castello di Andraz. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino. È anche possibile lasciare l'auto direttamente al Castello di Andraz, dove si trova un piccolo parcheggio libero e senza posti riservati. Il Castello non risulta accessibile, ma può essere visitato da eventuali accompagnatori. Non ci sono punti di ristoro nelle vicinanze, ma è presente un bagno accessibile nei pressi del castello.
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Via Grava, 42 Alpago
Percorso di elevato interesse naturalistico e faunistico che permette di scoprire il Lago di Santa Croce e l'oasi naturalistica che lo circonda. Itinerario lungo e vario che può essere intrapreso in punti diversi. ACCESSO La partenza si trova a Bastia d'Alpago, presso un ampio parcheggio in Via Grava. Il parcheggio è libero e senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Partendo dal parcheggio si attraversa la strada e si scende lungo via del Mulino, per poi attraversare di nuovo su Viale Alpago e immettersi in Via Peschiere. La si segue tutta, fino a quando si svolta decisamente a sinistra su strada sterrata. Da qui si segue senza difficoltà il percorso Oasi naturalistica, una vasta zona di canneto alternata ad un bosco di salici e pioppi. Dopo circa 2 km si attraversa il ponte sul torrente Tesa e in breve si giunge al lago di Santa Croce. Superato il Camping Sarathei si prosegue su ciclabile in cemento. Superata la spiaggia, il percorso prosegue nel bosco, con un ponte da affrontare che necessita di aiuto per la presenza di piccoli scalini all'inizio e alla fine. Si continua su strada sterrata con fondo sempre ben battuto, costeggiando il lago. Superata la piazzola di pesca e l'ormeggio barche si arriva in località Poiatte presso il bar Baywatch, dopo poco più di 5 km dalla partenza. Il ritorno avviene per la stessa via. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Percorso lungo, per il quale si consiglia carrozzina con ruote da off-road e ruotino. Per il superamento dei ponti, i quali presentano piccoli scalini, è consigliata la presenza di un accompagnatore. Il percorso può essere fatto anche al contrario. Si segnalano a questo proposito parcheggi riservati presso il bar Baywatch a Poiatte. In alcuni tratti, in particolare quelli nei pressi della spiaggia, il percorso è fattibile anche con carrozzina a spinta
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Loc Col Indes Tambre
Itinerario adatto a tutti, percorribile in autonomia, con splendidi panorami sulla conca dell'Alpago. Si possono ammirare il Lago di Santa Croce e la foresta del Cansiglio. ACCESSO La partenza si trova in località Col Indes, presso il grande parcheggio dell'Hotel Ristorante Miramonti, nel comune di Tambre d'Alpago. E' un parcheggio libero, senza posti riservati. In alternativa è possibile parcheggiare presso la Malga Pian Grant e accorciare il percorso. DESCRIZIONE PERCORSO Si parte dal parcheggio del Ristorante Col Indes nei pressi del vecchio impianto sciistico. Si segue la strada asfaltata che, in leggera salita, dopo circa 1 km, porta a Malga Pian Grant. Per chi volesse accorciare il percorso è possibile arrivare in macchina alla Malga, dove ci sono posti riservati ai disabili. Da qui si segue sempre la strada asfaltata, inoltrandosi in un caratteristico bosco di faggi. Si esce nei pascoli in località Pian delle Lastre, Oltrepassata una prima malga sulla destra e, sulla sinistra le indicazioni per il Rifugio Semenza, si prosegue ancora su strada asfaltata fino ad una seconda malga, dopo un altro km. Da qui la vista spazia su tutta la conca dell'Alpago, dalla foresta del Cansiglio sulla sinistra, al Lago di Santa Croce. Il rientro avviene per la stessa strada. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina da passeggio con ruotino. La strada è interamente asfaltata e quindi non sono necessarie ruote da off-road. L'itinerario è percorribile in totale autonomia.
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Il percorso, qui mappato in parte, è frutto di un'idea della sezione Alpago del CAI sostenuta attraverso il progetto transfrontaliero GATE INTERREG Italia - Austria. Il sentiero, lungo circa 25 km, si sviluppa da Nord-Ovest a Sud-Est, mantenendosi a un’altitudine media di 1100 metri ai piedi delle montagne del gruppo Col Nudo-Cavallo che fanno da corona al territorio alpagoto. Maggiori informazioni sul progetto e dettagli sull'accessibilità per disabilità visive sul sito www.caialpago.it/sentiero-della-sensibilita ACCESSO La partenza si trova presso il rifugio Carota, circa 3 km sopra a Pieve d'Alpago, seguendo l'indicazione "rifugi". E' disponibile un ampio parcheggio, senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Partendo dal parcheggio presso il Rifugio Carota si prosegue su strada a tratti asfaltata e a tratti sterrata con ghiaia. Il percorso presenta una lieve difficoltà, in prossimità della località Col Panigal, dovuta ad una piccola rampa asfaltata nella quale è consigliata la presenza di un accompagnatore. Dopo circa 3 km si incontra un ponte che ci permette di attraversare il torrente Tesa. Da qui in poi il percorso prosegue sempre su strada sterrata, pianeggiante, immerso in un bosco di faggi tipico della conca dell'Alpago. Si arriva in fine, dopo un tratto asfaltato nei pressi di un piccolo parcheggio poco sopra l'abitato di S. Martino d'Alpago. Si consiglia di fermarsi qui per evitare di percorrere rampe molto ripide che portano in paese e rientrare quindi al Rifugio Carota. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Il percorso può essere fatto anche con carrozzina a spinta. Se si intende percorrerlo per intero, vista la lunghezza, si consiglia una carrozzina con ruote da off-road e ruotino. E' possibile fare il percorso inverso e parcheggiare sopra a S. Martino, in uno spiazzo a sinistra, lungo la strada, per evitare le rampe più ripide.
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Via Parco dei Sogni Lorenzago di Cadore
Percorso a pochi passi dal centro di Lorenzago di Cadore, località amata da Papa Giovanni Paolo II per la pace e la bellezza dei paesaggi. Permette di addentrarsi in un fiabesco bosco di abeti e larici su comoda strada pianeggiante. ACCESSO La partenza si trova a Lorenzago di Cadore al termine di Via Parco dei Sogni. La strada è a traffico limitato, ma percorribile se in possesso di contrassegno invalidi. È raggiungibile esclusivamente con mezzi privati. Si parcheggia in uno spiazzo senza posti riservati. DESCRIZIONE PERCORSO Dal parcheggio di segue la strada pianeggiante con indicazioni per il Parco dei Sogni. Il percorso si svolge interamente su strada sterrata con fondo battuto e non presenta particolari difficoltà. Si prosegue per circa 1,7 km fino ad un piccolo guado, immersi in un fiabesco bosco di abeti e larici. Posto ideale nelle calde giornate estive e affascinante in autunno per il foliage. Lungo il percorso di trovano alcune panchine e dei tavolini dove ci si può fermare per un picnic.La strada prosegue anche dopo il guado, ma occorre valutare di persona se ci siano le condizioni per l'attraversamento. Oltre è comunque necessaria una carrozzina da offroad con ruotino. Il rientro avviene per la stessa strada dell'andata. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina a spinta con ruote normali o da off-road e con l'aiuto di un accompagnatore. Percorribile in autonomia con ruotino.
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Categoria: Natura
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Percorso ad anello al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo, che costeggia le rive del lago di Auronzo e permette di ammirarne i colori in tutte le stagioni. Luogo adatto a tutti, in particolare alle famiglie per la presenza della spiaggia e del parco giochi. ACCESSO La partenza si trova presso il bar ristorante Bucintoro, sulle rive del Lago di Auronzo. I I parcheggi sono numerosi e c'è un posto riservato ai disabili. DESCRIZIONE PERCORSO Partendo dal parcheggio presso il Bar Bucintoro ci si dirige verso il ponte sul fiume Ansiei, lo si attraversa, svoltando poi a sinistra. Da qui il percorso prosegue su strada sterrata ma sempre ben battuta, adatta anche a carrozzine a spinta, costeggiando la riva destra del lago. Dopo circa 1400m si incontra sulla sinistra un ponte che consigliamo di prendere per portarsi sulla riva sinistra. In alternativa è possibile proseguire per altri 1000m fino alla diga che è attraversabile. Qui prendiamo in considerazione il giro ad anello che percorre il ponte al centro del lago. Una volta attraversato ci si trova sulla ciclabile che percorre la riva sinistra. Il fondo è per la maggior parte in ghiaia grossolana e necessita di un ruotino per essere percorso. Dopo alcuni saliscendi, passando accanto allo stadio del ghiaccio di Auronzo, si ritorna al Bucintoro. Nei pressi della spiaggia si trova un parco giochi e una postazione per la pesca accessibile. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Lungo la riva sinistra il percorso è fattibile anche con carrozzina a spinta. Se si vuole percorrere il giro ad anello è necessaria una carrozzina con ruote da off-road e ruotino. Si consiglia di effettuare sempre il giro in senso antiorario, in modo da affrontare i tratti più ripidi al ritorno, in discesa. Il giro può essere allungato attraversando sulla diga. Si segnala che va percorso un tratto di circa 1 km sulla strada statale con vari attraversamenti e saliscendi sui marciapiedi prima di poter prendere la pista ciclabile (indicazioni dopo il distributore)
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Difficoltà percorso: difficoltà percorso calcolata su una scala predefinita - grado 1
Dislivello: - 50 m
Lunghezza: - 2,9 km
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Tipo fondo: - sterrato
Attività: Passeggiare Guardare il panorama
Categoria: Natura
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Borgo Cima Canale, Val Visdende Santo Stefano di Cadore
La Val Visdende è una vallata di rara bellezza situata in Comelico, al confine con l'Austria e il Friuli. La valle è percorsa da molteplici strade che permettono di ammirare delle vere gemme, come gli alberi monumentali con i loro 50 metri d'altezza e oltre due secoli di storia. ACCESSO La Val Visdende è raggiungibile esclusivamente con mezzi autonomi: si consiglia, una volta attraversata la sbarra che permette di accedere alla valle (il è costo di 5 € e comprende il parcheggio), di lasciare l’auto in uno dei numerosi parcheggi presenti nella valle. DESCRIZIONE PERCORSO Lasciata l’auto in uno dei numerosi parcheggi presenti nella valle, seguire le strade asfaltate pianeggianti (e aperte anche alle auto) che attraversano la Val Visdende. In particolare, consigliamo di lasciare l’auto nel parcheggio di Borgo Cima Canale (si tratta del primo dopo la sbarra) e da lì proseguire per strada. Dopo circa 1.5 km si raggiunge un bivio: a sinistra si prosegue per una strada che, passando per i borghi della valle, porta fino al bivio Ciaidon, oltre il quale il percorso non risulta più accessibile; a destra invece, si raggiunge il parco degli alberi monumentali e poi il borgo di Costa D'Antola. In entrambi i casi si tratta di percorsi per lo più pianeggianti, immersi nella natura. ATTREZZATURA CONSIGLIATA E NOTE Carrozzina adeguata per terreni con fondo non uniforme (ruote da off-road) e ruotino. Nel parco degli alberi monumentali, in alcuni punti si trovano una pavimentazione in legno e degli scalini, sempre di legno, dove risulta necessario il supporto di un accompagnatore. L'accesso alla valle è consentito dalle 06:00 alle 18:00, ma si invita a consultare comunque il sito per possibili cambi d'orario stagionali.
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Loc. Larieto Cortina d'Ampezzo
Lo splendido lariceto di Larieto è un esteso bosco di larice puro che ammanta le pendici del Pomagagnon. Si tratta di un bellissimo esempio di bosco pascolato, pratica colturale ancora in uso in alcune zone rurali delle Dolomiti specie sui versanti solatii, che determina ambienti diversi dalla naturalità ma preziosi dal punto di vista del paesaggio culturale e storico. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/larieto-rifugio-mietres/
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Via Lungo Lago, 2 Alleghe
Con una spettacolare vista sulla parete nord del Civetta e accesso al Sistema 3 delle Dolomiti UNESCO “Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine” si sviluppa questo semplice percorso attorno al lago alpino, formato dal torrente Cordevole, che giunge ad una terrazza panoramica sul lago. Si tratta di uno degli esempi più significativi di paesaggio lacustre dolomitico di fondovalle. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/lungolago-di-alleghe/
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Loc. Pian della sussitenza, 1 Falcade
Valles Alto è un magnifico alpeggio dolomitico poco distante dall’omonimo passo. Circondato dalle spettacolari creste delle Cime di Focobon, Valles Alto comprende ampi pascoli, coltivati tradizionalmente da secoli e ricchi di specie floristiche. Qui è possibile apprezzare tutte le componenti del paesaggio culturale dolomitico: basamenti ondulati ricoperti da pascoli verdissimi e presidiati dalle malghe, pendici ammantate da foreste di conifere, ampi mantelli detritici dove si sviluppa la vegetazione pioniera ed imponenti pareti di roccia nuda. Data la posizione centrale e l’estensione dei pascoli, il panorama è ampio ed offre una vista grandiosa sia sulle rocce dolomitiche del sistema montuoso delle Pale di San Martino che sui porfidi scuri del gruppo di Cima Bocche. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/malga-valles-alto/
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Loc. Piani di Pezzè Alleghe
Piani di Pezzè è una bellissima radura prativa, ampia e dolcemente ondulata, che si apre lungo le pendici boscate della Cima di Coldai e Cima Fertazza. Data la sua conformazione pianeggiante (da cui il toponimo “Piani”), la località è stata storicamente utilizzata a scopi rurali (sfalci e pascoli). Le vicine “vile” (frazioni più alte) di Coi e Fernazza testimoniano l’insediamento stabile dell’uomo fin da epoca storica e conservano tuttora la tipica struttura insediativa ladina. L’area in quota di Col dei Baldi, raggiungibile anche con una cabinovia accessibile, offre una vista spettacolare sulle Dolomiti Centrali: Civetta-Moiazza, Mondeval, Croda Da Lago, Marmolada e Pelmo. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/piani-di-pezze-col-dei-baldi/
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Loc. Forcella Longeres Auronzo di Cadore
Le Tre Cime di Lavaredo rappresentano il simbolo delle Dolomiti e sono mèta ogni anno di centinaia di migliaia di visitatori. La straordinaria potenza iconica dei tre giganti di pietra, perfettamente verticali e prismatici, li ha resi famosi in tutto il mondo. L’itinerario si sviluppa ai piedi del lato sud del colossale massiccio. Qui viene indicato solo il tratto dal Rifugio Auronzo alla Cappella degli Alpini, accessibile anche con carrozzine a spinta. Per proseguire fino a forcella Lavaredo sono necessari particolari ausili alla mobilità. *** TRACCIA GPS DAL SITO DELLA FONDAZIONE VA MODIFICATA E TAGLIATA ALL'ALTEZZA DELLA CHIESETTA DOPO 1,1 KM E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/rifugio-auronzo-forcella-lavaredo/
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Loc. Val Canzoi Cesiomaggiore
La Val Canzoi è un’isola ambientale magnifica che fa da sfondo ad alcuni dei sentieri più belli dei monti circostanti. Rappresenta in modo esemplare la varietà paesaggistica di questo settore del Patrimonio Mondiale. Il sentiero naturalistico Orsera, completamente accessibile, è uno dei pochissimi itinerari semplici di quest’area che presenta morfologie tipicamente prealpine, con dorsali allungate poco accessibili, rupi sormontate da cime morbide e inerbite, valli profondamente incise e forre. Molto interessante dal punto di vista ambientale ed ecologico, l’itinerario offre una magnifica vista d’insieme su alcune delle aree più selvagge ed integre delle Dolomiti Bellunesi e delle Vette Feltrine, nel Sistema 3 delle Dolomiti UNESCO “Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine”. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/sentiero-naturalistico-orsera-val-canzoi/
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Via Valgrande Comelico Superiore
Questo percorso attraversa un bosco misto di faggio e abete che sale fino all’ampia e bellissima conca prativa di Selvapiana dove si trova il Rifugio Lunelli. Qui, nel Sistema 5 delle Dolomiti UNESCO “Dolomiti Settentrionali”, si apre una splendida vista sull’imponente gruppo montuoso del Popèra. La radura, dolcemente ondulata e facilmente accessibile, rappresenta la porta d’ingresso al Patrimonio Mondiale dalla parte del Comelico. Il paesaggio è tipicamente dolomitico, con una parte basamentale dalle forme morbide caratterizzata dal paesaggio culturale legato all’agricoltura di montagna, ed una parte sovrastante, decisamente rupestre e selvaggia, che costituisce il paesaggio naturale. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/valgrande-rifugio-lunelli/
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Uno splendido panorama sul Pelmo, Civetta e Antelao: questo itinerario che conduce al Rifugio Talamini da Zoppè di Cadore, si trova in una collocazione strategica tra la Val del Boite e Val di Zoldo, occupando la posizione di un antico braccio di mare. Il percorso si sviluppa nel Sistema 1 delle Dolomiti UNESCO “Pelmo, Croda da lago”, un gioiello per la geomorfologia su scala mondiale. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/zoppe-di-cadore-rifugio-talamini/
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Cortina d'Ampezzo
Dal terrazzo della stazione a monte della Funivia Lagazuoi si prende un comodo sentiero che può essere facilmente percorso da persone di ogni età e che porta direttamente alla croce di vetta a quota 2.778 m che ricorda le vittime del primo conflitto mondiale. Il sentiero è stato costruito dai Kaisejäger durante la Grande Guerra e restaurato dagli Alpini della sezione ANA di Treviso nel 2018. È molto largo e agevole, percorribile anche in sedia a rotelle e con passeggino da trekking.
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Accessibilità:
Attività: Passeggiare Guardare il panorama
Categoria: Natura
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Impianto di risalita accessibile, con partenza poco sotto il Passo Pordoi dal lato Trentino Alto Adige. Per informazioni https://www.fassa.com/IT/Orari-e-prezzi-Impianti-di-risalita/ Alla partenza è presente anche il Museo della Grande Guerra 1915-1918 Dolomiten, accessibile.
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Accessibilità:
Attività: Guardare il panorama
Categoria: Sport Natura
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Passo Falzarego Cortina d'Ampezzo
Impianto di risalita accessibile. Per informazioni https://lagazuoi.it/
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Accessibilità:
Attività: Guardare il panorama
Categoria: Sport Natura
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Via Ria de Zeto Cortina d'Ampezzo
Impianto di risalita accessibile. Per informazioni https://faloriacristallo.it/
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Attività: Guardare il panorama
Categoria: Sport Natura
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Via dello Stadio 12 Cortina d'Ampezzo
Impianto di risalita accessibile. Per informazioni https://www.freccianelcielo.com/
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Accessibilità:
Attività: Guardare il panorama
Categoria: Sport Natura
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Malga Ciapela, 48 Rocca Pietore
Impianto di risalita accessibile. Per informazioni https://www.funiviemarmolada.com/
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Attività: Guardare il panorama
Categoria: Sport Cultura Natura
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Canazei (TN)
Il punto panoramico accessibile del Sass Pordoi, a 2.945 m di altitudine, è un eccezionale belvedere panoramico sul Patrimonio Mondiale che, a ragione, si è guadagnato l’appellativo di Terrazza delle Dolomiti. Si tratta di un ampio balcone roccioso proteso sulla valle che offre un’immagine complessiva dall’alto degli atolli fossili che formavano l’originario arcipelago corallino: dalla Marmolada alle Pale di San Martino, dal gruppo del Catinaccio al gruppo del Sassolungo, dalla conca d’Ampezzo fino alle propaggini meridionali del Brenta. L’orizzonte tuttavia si spinge oltre e spazia fino ai gruppi dell’Ortles, del Cevedale e delle Alpi svizzere ed austriache. La Terrazza delle Dolomiti si raggiunge direttamente dal Passo Pordoi (circa 12 km da Canazei) grazie all’omonima funivia. E' uno dei punti mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/sass-pordoi/
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Attività: Guardare il panorama
Categoria: Natura
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Cortina d'Ampezzo
Il punto panoramico accessibile del Lagazuoi, a quota 2.752 m, offre uno splendido panorama sul Patrimonio Mondiale con in evidenza le Tofane, la Marmolada con le sue nevi perenni, la Croda da Lago, i Lastoi di Formin, il Nuvolau, l’Antelao, il Sorapis, il Civetta. Il Lagazuoi, oltre ad essere uno splendido balcone panoramico, riveste una grande importanza storica come simbolo della capacità distruttiva della guerra. Durante la Grande Guerra questa cima venne fatta saltare sia da parte delle truppe austroungariche che italiane, modificando irrimediabilmente il profilo della montagna. Oggi, questa fortificazione naturale con trincee, camminamenti, postazioni e gallerie per il ricovero di soldati e armi è stata trasformata in una grande area museale a cielo aperto dedicata alla testimonianza della guerra d’alta quota. Il punto panoramico e l’area museale sono raggiungibili grazie all’impianto di risalita Funivia Lagazuoi con stazione di valle al Passo Falzarego (quota 2.105 m s.l.m.). E' uno dei punti mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/monte-lagazuoi/
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Attività: Guardare il panorama
Categoria: Natura
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Cortina d'Ampezzo
Il punto panoramico accessibile del Monte Faloria, a 2123 m di quota, è un imponente sperone proteso sulla conca ampezzana ed offre una vista spettacolare su Cortina d’Ampezzo e sulle cime più famose del Patrimonio Mondiale. Da quassù si possono ammirare le splendide montagne che coronano Cortina: il Gruppo del Cristallo, la Croda Rossa, il Pomagagnon, le Tofane, la Croda da Lago, il Becco di Mezzodì, ma sono ben visibili anche le cime del Pelmo, del Civetta, la Marmolada, il Gruppo di Sennes, fino alle Tre Cime di Lavaredo. Questo magnifico terrazzo naturale è raggiungibile direttamente dal centro di Cortina d’Ampezzo grazie alla Funivia Faloria.E' uno dei punti mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/monte-faloria/
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Attività: Guardare il panorama
Categoria: Natura
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Cortina d'Ampezzo
Il punto panoramico accessibile di Cima Tofana si trova a 3.244 m di quota ed è raggiungibile direttamente dal centro di Cortina d’Ampezzo grazie all’impianto di risalita Tofana-Freccia nel Cielo. La cima della Tofana di Mezzo è la vetta più alta di Cortina e la terza più alta delle Dolomiti ed offre uno dei panorami più spettacolari sul Patrimonio Mondiale. Da quassù si domina la conca ampezzana e le sue cime più famose: la Croda da Lago, i Lastoi de Formin, l’Antelao, il Sorapis, il Cristallo, ma l’orizzonte spazia sconfinato su tutto il settore dolomitico. E' uno dei punti mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/cima-tofana/
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Categoria: Natura
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Rocca Pietore
Il punto panoramico accessibile di Punta Rocca, alla quota di 3.265 m, è un eccezionale punto panoramico posto nel punto centrale e più alto delle Dolomiti. Da qui lo sguardo spazia libero e a 360° su tutte le vette del Patrimonio Mondiale: dal Gruppo del Catinaccio alle Pale di San Martino, dal Civetta al Pelmo e alla Croda da Lago, dalle cime della conca Ampezzana a quelle dell’Alta Badia. Oltre a ciò, la cima della Marmolada offre uno spettacolo unico nelle Dolomiti: quello del ghiacciaio che ricopre il versante nord.Il punto panoramico accessibile di Punta Rocca, alla quota di 3.265 m, è un eccezionale punto panoramico posto nel punto centrale e più alto delle Dolomiti. Da qui lo sguardo spazia libero e a 360° su tutte le vette del Patrimonio Mondiale: dal Gruppo del Catinaccio alle Pale di San Martino, dal Civetta al Pelmo e alla Croda da Lago, dalle cime della conca Ampezzana a quelle dell’Alta Badia. Oltre a ciò, la cima della Marmolada offre uno spettacolo unico nelle Dolomiti: quello del ghiacciaio che ricopre il versante nord. Dal dicembre 2017, è possibile toccare fisicamente la neve del ghiacciaio, tramite ascensori che dal piano d’imbarco scendono direttamente all’imbocco del ghiacciaio. Il punto panoramico è raggiungibile grazie all’impianto di risalita Funivia Marmolada. E' uno dei punti mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/marmolada-2/
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Livinallongo del Col di Lana
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Livinallongo del Col di Lana
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Livinallongo del Col di Lana
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Livinallongo del Col di Lana
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Livinallongo del Col di Lana
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Via Insurrezione 18/c Agordo
Telefono 043762564 Mail farmaciacom.agordo@gmail.com Sito web https://agordofarmaciacomunale.it/
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Piazza Libertà, 9 Agordo
Telefono 0437 62008 Mail farmacia.favrettigiorgio@gmail.com Sito web https://farmaciafavretti.it/
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Via Moirans en Montagne, 9 Alano di Piave
Telefono 0439779202 Mail Sito web
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Corso veneto, 1 Caprile
Telefono 0437 721112 | Mail farmaciafassa@gmail.com Sito web https://www.farmaciafassa.it/
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Piazza Kennedy, 12 Alleghe
Telefono 0437 721112 | Mail farmaciafassa@gmail.com Sito web https://www.farmaciafassa.it/
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Via Roma, 54 Pieve d'Alpago Alpago
Telefono 0437 479114 Mail Sito web
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Viale Europa, 9 Alpago
Telefono 04374276 Mail infofarra@farmaciedolomiti.it Sito web https://www.farmaciedolomiti.it/farmacia-dolomiti-farra-dalpago/
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Via Roma, 54 Puos d'Alpago Alpago
Telefono 0437451199 Mail info@farmaciarigoni Sito web http://www.farmaciarigoni.it/
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Piazza Marconi, 24 Arsiè
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Via Roma, 19 Auronzo di Cadore
Telefono 04359281 Mail ente.coop@libero.it Sito web https://www.facebook.com/auronzofarmacia/
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Via Travazzoi, 5 Belluno
Telefono 0437948416 Mail farmaciabarattobelluno@gmail.com Sito web https://farmaciabaratto.it/
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Via Rialto, 10 Belluno
Telefono 0437 25211 Mail farmaciaboco@alice.it Sito web http://www.farmaciaboco.it/
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Viale Giovanni Paolo I, 43 Belluno
Telefono 0437930184 Mail chimentifarmacia@gmail.com Sito web https://farmaciachimenti.it/contatti
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Via Vittorio Veneto, 59 Belluno
Telefono 043734107 Mail Sito web https://www.facebook.com/farmacia.coran
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Via Feltre, 196 Belluno
Telefono 0437940165 Mail infobelluno@farmaciedolomiti.it Sito web https://www.farmaciedolomiti.it/
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Piazza Vittorio Emanuele II, 12 Belluno
Telefono 0437 25271 Mail info@farmacieventurelli.it Sito web https://farmacieventurelli.it/
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Piazza dei Martiri, 27 Belluno
Telefono 0437 291725 Mail farmaciaallospedale@spezialesrl.it Sito web
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Via degli agricoltori, 7 Belluno
Telefono 0437 381325 Mail farma.veneggia@gmail.com Sito web https://www.farmaciaveneggia.it/
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Accessibilità motoria parziale: - Rampa ripida. Necessario accompagnatore.
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Piazza S. Stefano, 10 Belluno
Telefono 0437 941913 Mail info@farmacieventurelli.it Sito web https://farmacieventurelli.it/
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Via Roma, 31 Borca di Cadore
Telefono 0435482018 Mail veronica_coppini@libero.it Sito web https://www.facebook.com/Farmacia-DottCoppini-Giuliano-494937990703999/
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Via D.A. Fabris, 1 Borgo Val Belluna
Telefono 0437748053 Mail farmaciaalcastello@gmail.com Sito web https://www.facebook.com/farmaciaalcastellovilladivilla/
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Via Frontin 2/a Borgo Val Belluna
Telefono 0437554440 Mail infotrichiana@farmaciedolomiti.it Sito web farmaciaalcastello@gmail.com
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Via Roma, 6 Borgo Val Belluna
Telefono 0437753352 Mail Sito web
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Via XX settembre, 10 Cencenighe agordino
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Via Strada Vecia, 27 Cesiomaggiore
Telefono 043943019 Mail farmaciacesiomaggiore@gmail.com Sito web https://farmaciacesiomaggi.wixsite.com/farmacia
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Via Masariè, 172 Cibiana di Cadore
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Via VI Novembre 1918 77 Comelico Superiore
Telefono 0435706257 Mail petrusdoc@libero.it Sito web https://www.facebook.com/Farmacia-Comelico-759472814207470/
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Corso Italia, 242 Cortina d'Ampezzo
Telefono 0436861313 Mail farmaciacristallo@gmail.com Sito web https://www.facebook.com/farmaciacristallocortina/
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Corso Italia, 25 Cortina d'Ampezzo
Telefono 04332609 Mail Sito web
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Piazza La Piazza, 5 Domegge di Cadore
Telefono 043572179 Mail farmaciadomegge@enricoventurelli.191.it Sito web https://www.farmaciaventurellidomegge.it/
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Via Pineta 12 Falcade
Telefono 0437592024 Mail Sito web https://www.facebook.com/FarmaciaMyosotisGarzotto/
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Via Negrelli, 7 Feltre
Telefono 0439396162 Mail farmacia@aziendafeltrina.it Sito web http://www.aziendafeltrina-serviziallapersona.it/it/farmacie/farmacia-di-feltre.html
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Via Belluno 57/b Feltre
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Via Vette, 78 Feltre
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ViaTrevigiana, 4 Feltre
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Via G. Marconi, 23 Fonzaso
Telefono 04395044 Mail farmaciafonzaso@gmail.com Sito web https://farmaciaallamadonnafonzaso.it/
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Via Roma 8 Lamon
Telefono 04395044 Mail Sito web
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Via La Cal, 63 Limana
Telefono 0437 967318 Mail farmaciasanvalentino@gmail.com Sito web https://www.farmaciasanvalentino.com/
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Via Roma, 23 Limana
Telefono 0437 967433 Mail info@farmaciasmerieri.it Sito web https://www.farmaciasmerieri.it/
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Via Pieve, 78 Livinallongo del Col di Lana
Telefono 0436 7177 Mail Sito web
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Via Centro, 126 Arabba
Telefono 0436 79346 Mail Sito web
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Via Roma, 12 Castellavazzo, Longarone
Telefono 0437 770585 Mail Sito web
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Via Roma 82 Longarone
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Via costola, 25 Lorenzago di Cadore
Telefono 0435 75033 Mail Sito web
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Via Roma, 1 Lozzo di Cadore
Telefono 0435 76052 Mail infolozzo@farmaciedolomiti.it Sito web https://www.farmaciedolomiti.it/farmacia-dolomiti-lozzo-di-cadore/
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Via Vittorio Veneto, 36 Pedavena
Telefono 0439 300330 Mail Sito web https://www.facebook.com/Farmacia-Sartorelli-dott-Liotta-Alfonso-di-Pedavena-180809242870908/
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Piazzetta bivio, 10 Ponte nelle Alpi
Telefono 0437 99232 Mail farmacia@farmaciaponte.it Sito web www.farmaciaponte.it
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Via G. Marconi, 53 Ponte nelle Alpi
Telefono 0437 990023 Mail farmaciatrevisan2013@libero.it Sito web https://www.facebook.com/Farmacia-Trevisan-1751705638397795/
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Via Roma, 45 Quero Vas
Telefono 0439 787062 Mail Sito web
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Piazza Garibaldi, 2 San Pietro di Cadore
Telefono 0435 460247 Mail sanpietrofarmacia@libero.it Sito web https://www.farmaciasanpietrodicadore.it/
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Corso Italia, 88 San Vito di Cadore
Telefono 0436 9194 Mail Sito web
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Via Roma, 16 Santa Giustina
Telefono 0437 858226 Mail Sito web
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Via Vittorio Veneto, 5/a Santa Giustina
Telefono 0437 806356 Mail farmaciameano@virgilio.it Sito web https://farmaciameano.farmania.app/
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Via Udine 83 Santo Stefano di Cadore
Telefono 0435 62266 Mail Sito web http://farmaciaeuropea.docinforma.it/
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Via A. De Gasperi, 10 Sedico
Telefono 0437 852009 Mail Sito web http://farmaciasedico.it/
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Piazza Papa Luciani, 1 Mas di Sedico
Telefono 0437 87836 Mail farmacia.mas@libero.it Sito web https://sedicoservizi.it/farmacia/
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Via Feltre, 179 Sedico
Telefono 0437 455178 Mail farmaciasangiacomosnc@gmail.com Sito web https://www.farmaciasangiacomobribano.it/index.asp
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Via G. Marconi, 19 Seren del Grappa
Telefono 0439 44024 Mail giulia.mazzocato@gmail.com Sito web https://farmaciaserendelgrappa.business.site/
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Via capoluogo, 134 Sospirolo
Telefono 0437 89319 Mail farmaciasospirolo@gmail.com Sito web https://www.facebook.com/farmaciadisospirolo/about/?ref=page_internal
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Piazza IV novembre, 1 Taibon Agordino
Telefono 0437 660581 Mail info@farmaciataibon.com Sito web https://www.farmaciataibon.com/
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Attività: Shopping
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Via talinera, 9 Val di Zoldo
Telefono 0437 788796 Mail Sito web
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Accessibilità:
Attività: Shopping
Categoria: Servizi
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Via Roma, 112 Val di Zoldo
Telefono 0437 78262 Mail Sito web
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Attività: Shopping
Categoria: Servizi
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Piazza Santa Orsola, 11 Vigo di Cadore
Telefono 0435 77003 Mail Sito web
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Accessibilità:
Attività: Shopping
Categoria: Servizi
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Piazzola di pesca accessibile presso il Lago di Busche Per informazioni https://www.bacino10acquefeltrine.it/contatti.php
Dettagli:
Accessibilità:
Attività: Pesca
Categoria: Sport
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Piazzola di pesca accessibile presso il Lago di Auronzo. Per informazioni https://bacinodipesca2ansiei.com/
Dettagli:
Accessibilità:
Attività: Pesca
Categoria: Sport
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Il Museo Longarone Vajont – Attimi di Storia racconta l’immane tragedia che ha segnato in modo indelebile un intero territorio, strappato alla vita la notte del 9 ottobre 1963. È l’impegno a mantenere viva la memoria di quanto accaduto: nel ricordo delle 1.910 vittime e nella profonda commozione per il coraggio dei superstiti che, in uno stato di totale annientamento, hanno coltivato la speranza nel domani.
Dettagli:
Link sito: - https://www.attimidistoria.it/
Accessibilità:
Bagno accessibile: - Si
Attività:
Categoria: Cultura
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Il Museo, secondo gli intendimenti dell’Amministrazione di Livinallongo del Col di Lana, è stato concepito per promuovere la conoscenza del formidabile monumento e dell’ambito dolomitico circostante come espressione del locale patrimonio culturale legato all’area ladina dell’Alto Agordino, con riferimento alle attività inerenti l’estrazione del ferro, il trasporto, la fusione e le attività connesse controllate dal Principe Vescovo di Bressanone. In particolare il Museo illustra le vicende storiche di Andraz con richiamo alle trasformazioni subite dal castello e dal territorio circostante, determinate dagli interessi vescovili nell’area compresa tra le miniere del Fursil a Colle Santa Lucia in Val Fiorentina, sino a Valparola in Alta Val Badia, dove erano ubicati i forni fusori.
Dettagli:
Link sito: - https://www.castellodiandraz.it/it/
Accessibilità:
Audioguide: -
Bagno accessibile: - Si
Guide specializzate disabilità uditiva: - Presenti
Sottotitoli : - Completi
Attività:
Categoria: Cultura
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Il MiM è ospitato nella sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, un luogo vivo e da molti anni punto du riferimento per gli emigranti, gli ex emigranti e gli immigrati oggi accolti nella nostra terra. Ed è proprio dalle esperienze di queste figure, dalle loro testimonianze e dalla loro attualità, che prende forma il cuore multimediale del Museo. Un piccolo viaggio che comincia dal vissuto delle persone, per cogliere l’universalità della condizione di migrante. Un contenitore di mondi che vuole essere aperto e interattivo: con le scuole, attraverso la proposta di incontri e di laboratori; con il territorio, facendo del MiM il punto di partenza di un più ampio itinerario dell’emigrazione nella provincia di Belluno; con la rete, proponendo mostre ed eventi online come estensione del Museo oltre i propri confini.
Dettagli:
Link sito: - https://www.mimbelluno.it/
Accessibilità:
Accessibilità motoria parziale: - Solo alcune stanze/piani
Audioguide: - Supporto garantito con l'app SENSI da scaricare nel proprio smartphone e tablet
Bagno accessibile: - Si
Guide specializzate disabilità uditiva: - Su richiesta
Sottotitoli : - Parziali
Attività:
Categoria: Cultura
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Il Museo etnografico di Seravella è collocato in uno scenario suggestivo ai piedi del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, riconosciute dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, e viene considerato a livello regionale come struttura pilota nel settore dei musei etnografici, soprattutto per le molteplici attività di ricerca e catalogazione condotte nel territorio della provincia di Belluno, nonché per le iniziative di valorizzazione del patrimonio etnografico provinciale.
Dettagli:
Link sito: - www.museoetnograficodolomiti.it
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Audioguide: - Guida multimediale con beacon e/o qr code
Bagno accessibile: - Si
Sottotitoli : - Completi
Attività:
Categoria: Cultura
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Museo dei ferri battuti e delle arti decorative del primo ‘900, voluto per lascito testamentario da Carlo Rizzarda e allestito dall’architetto Alberto Alpago Novello nel 1938. Parzialmente chiuso negli anni ’70, è stato riaperto al pubblico dal 9 giugno 2001 con un nuovo allestimento. La Galleria d’Arte Moderna «Carlo Rizzarda» di Feltre nasce per volontà testamentaria di Carlo Rizzarda, uno dei più importanti artisti del ferro battuto dei primi anni del Novecento. Nel 1926 Rizzarda acquistò Palazzo Bovio-Villabruna Cumano, residenza cinquecentesca nel centro storico di Feltre, con l’intenzione di creare nella propria città natale un museo di arte decorativa. Alla sua morte, sopravvenuta a soli 48 anni nel 1931 a causa di un incidente stradale, il Comune di Feltre ereditò, oltre al palazzo, tutti i ferri battuti di Rizzarda depositati preso la villa e l’officina dell’artista a Milano nonché la sua collezione d’arte, comprendente dipinti, sculture, oggetti d’arte decorativa, mobili e cineserie che Rizzarda aveva acquistato per arredare la propria dimora milanese.
Dettagli:
Link sito: - https://www.visitfeltre.info/luoghi/galleria-darte-moderna-carlo-rizzarda/
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Bagno accessibile: - Si
Sottotitoli : - Completi
Attività:
Categoria: Cultura
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Un museo nel museo: questo è il Museo Diocesano di Arte Sacra di Feltre. L’edificio che lo ospita è l’antico Vescovado cittadino, una struttura in origine nata come fortezza e ampliata nei secoli successivi fino a divenire accogliente magione per il Vescovo della Diocesi feltrina. Qui dalla seconda metà del Duecento egli viveva, e qui avevano sede gli uffici curiali. Varcate il portone d’ingresso e ve ne renderete conto: la magnificenza degli affreschi e l’imponenza delle architetture trasmette da subito al visitatore un senso di potere e prestigio. All’interno delle sale del palazzo, tra preziosi affreschi e soffitti decorati, trovano spazio veri e propri capolavori dell’arte sacra dall’alto medioevo all’età contemporanea. Si tratta di pitture, sculture, oggetti d’oreficeria e tessitura provenienti dal territorio delle antiche diocesi feltrina e bellunese e ora esposti al pubblico lungo un percorso che permette di coglierne valore e contesto di realizzazione. Alcuni sono elementi d’eccezione come il Calice del diacono Orso del VI secolo, la Croce post-bizantina del 1542, la Madonna in alabastro del XV secolo, il Reliquiario a busto di S. Silvestro dell’orafo fiorentino Antonio di Salvi, per non parlare di opere di Jacopo Tintoretto, Sebastiano Ricci, Andrea Brustolon, Francesco Terilli, Luca Giordano, Federico Bencovich, Gaspare Diziani, Domenico Corvi, Nicola Grassi.
Dettagli:
Link sito: - info@museodiocesanobellunofeltre.it
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Bagno accessibile: - Si
Sottotitoli : - Parziali
Attività:
Categoria: Cultura
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Aperto al pubblico dal 1876, ospita un'importante raccolta archeologica oltre a dipinti e sculture da Bartolomeo Montagna a Ippolito Caffi. Il Museo illustra in maniera esaustiva l’arte pittorica bellunese a partire dal XV fino al XX secolo. Di Jacopo da Montagnana (1440?-1499) e di Pomponio Amalteo (1505-1588) sono numerosi frammenti di affreschi che un tempo decoravano la Caminata, sede dell’antica Comunità di Belluno interamente ricostruita e adattata a Tribunale provinciale tra il 1838 ed 1840. Sono inoltre esposte alcune opere di Matteo Cesa (1425-1495), di Bartolomeo Montagna (1450 -1523), Palma il Giovane (1544-1628) e di Domenico Tintoretto (1560-1635). Di grande valore sono le tele settecentesche di Sebastiano Ricci (1659-1734), dipinte per casa Fulcis, rappresentanti la Caduta di Fetonte, Ercole e Onfale, Ercole al bivio; opere pittoriche e grafiche di Marco Ricci, dipinti di Gaspare e Antonio Diziani, di Antonio Lazzarini e di Giuseppe Zais. Del pittore e patriota bellunese Ippolito Caffi (1809-1866), tra i maggiori vedutisti dell’Ottocento italiano, vi sono la tela Venezia con la neve e la nota veduta di Belluno con il Monte Dolada. Appartengono alle collezioni del Museo anche alcune sculture; tra queste di particolare pregio quelle del Michelangelo del legno Andrea Brustolon (1662-1732), quali il Crocefisso o la cornice con putti. Dello stesso artista sono conservati anche alcuni bozzetti in terracotta e un corpus di disegni preparatori. Di grande interesse infine alcune raccolte solo in parte esposte nelle sale, le tavolette votive di epoca compresa tra il XVIII e il XIX secolo, la collezione Zambelli-Perale di porcellane prodotte da manifatture italiane e europee dal sec. XVIII al XIX, la raccolta Prosdocimi-Bozzoli di gioielli d’oreficeria bellunese tra ’800 e ’900. La sezione archeologica conserva testimonianze dell’età del ferro, costituite in buona parte da ritrovamenti provenienti dallo scavo ottocentesco di una necropoli nei pressi di Cavarzano (fibule, coltelli e oggetti in bronzo) e da scavi successivi effettuati in aree limitrofe. Numerosi sono anche i reperti di età romana e dell’Alto Medioevo: da segnalare i due corredi tombali di epoca longobarda, rinvenuti rispettivamente a Mel e a Sospirolo. Il lapidario romano è ospitato nell’androne del vicino Auditorium Comunale: da segnalare la base in pietra calcarea del Cansiglio degli inizi del III secolo d.C. dedicata a Marco Carminio Pudente, che ricoprì importanti funzioni amministrative tra le quali anche quella di patrono del collegium dei dendrophori (addetti alla lavorazione e smercio del legname) e fabri, e la stele funeraria, del II secolo d.C., di Tito Sertorio Proculo che ebbe numerosi incarichi politici e religiosi nel municipium. Merita un ricordo, inoltre, il sarcofago di Flavio Ostilio e della moglie Domizia del III secolo d.C., visitabile nel cortile di Palazzo Crepadona, sede del Centro culturale cittadino. La pinacoteca del Museo è esposta nei rinnovati spazi di Palazzo Fulcis, prestigioso edificio settecentesco per le sale del quale furono create da Sebastiano Ricci i capolavori conservati oggi in Museo.
Dettagli:
Link sito: - https://mubel.comune.belluno.it/
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Bagno accessibile: - Si
Attività:
Categoria: Cultura
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Durante la Grande Guerra, per la prima volta i soldati si scontrarono tra le cime e i ghiacciai delle Alpi, posizioni strategiche fondamentali per il controllo delle valli sottostanti. Presto vennero costruiti strade e sentieri per rifornire in modo veloce e con il minor sforzo possibile le truppe dislocate nelle postazioni d’alta quota. Dove le strade non potevano arrivare, il trasporto avveniva a spalla o con colonne di muli. Nelle zone più impervie si costruirono le teleferiche, sia a mano che a motore, le quali permettevano di portare munizioni, viveri, attrezzi, materiale da costruzione e legname fino alle posizioni più inaccessibili. Resti di queste strutture riemergono ancora oggi dai ghiacci della Marmolada. Il Museo della Grande Guerra in Marmolada ha avuto un ideatore, il Dr. Mario Bartoli ed un finanziatore, il Dr. Bruno Vascellari. Entrambi sono stati dei precursori riguardo a Musei dedicati alla memoria dei Caduti nella Grande Guerra ed il Museo della Marmolada è stato inaugurato il 9 giugno 1990. In seguito, ne sono sorti numerosi altri in diverse località. Nel 2015, venticinque anni dopo, l’associazione Museo della Grande Guerra in Marmolada Onlus e la società Marmolada Srl che avevano promosso la nascita del Museo hanno ritenuto di ristrutturarlo ex novo, per la commemorazione del Centenario della Grande Guerra. Il Direttivo dei Soci del Museo ed il Comitato scientifico hanno optato anche per un cambiamento espositivo: non solo una mostra di cimeli, reperti, armi, divise e documenti. Hanno inteso dare al Museo anche un significato sensoriale: fare sentire ai visitatori l’ambiente della guerra combattuta proprio sui luoghi dove il Museo è ubicato, a 3000 m d’altitudine, tra roccia e ghiaccio risultando così il più alto d’Europa. A questo scopo si è ricorso alle conquiste della tecnica, realizzando un percorso interattivo, multimediale e multisensoriale, che guida il visitatore nel racconto della guerra in Marmolada, attraverso l’esperienza, il racconto, le testimonianze degli uomini che davvero l’hanno dovuta combattere.
Dettagli:
Link sito: - https://www.museomarmoladagrandeguerra.com/
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Audioguide: - Audioguida tramite app Geochip
Bagno accessibile: - Si
Sottotitoli : - Completi
Attività:
Categoria: Cultura
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Il Museo Mineralogico e Paleontologico di Agordo è un interessante spazio espositivo ospitato presso il complesso dell‘ex macello comunale di Agordo, nel Cuore delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. L’esposizione ospitata nell’edificio, curata dai tanti Periti Minerari e volontari delle associazioni agordine (tra cui ARCA – Gruppo Archeologico Agordino), presenta al pubblico una ricca collezione di minerali, opportunamente catalogati e corredati di interessanti pannelli informativi, ed inestimabili reperti archeologici della zona dell’Agordino e del Bellunese. Dal 2019 il Museo di Agordo si arricchisce dell’esposizione El Canal de Agort, una preziosa raccolta che presenta il risultato di oltre un ventennio di scavi e campagne archeologiche del Gruppo ARCA in Agordino e nei dintorni.
Dettagli:
Link sito: - https://www.agordinodolomiti.it/fr_FR/index.php/cosa-vedere/storia/museum-fur-mineralogie-und-palaontologie-in-agordo/
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Bagno accessibile: - Si
Attività:
Categoria: Cultura
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Il Museo Ladino Fodom si trova a Pieve di Livinallongo, nella Cesa della Cultura Fodoma. Nasce nel 1996 grazie all'instancabile operato di Franco Deltedesco, maestro di scuola ed esperto di cultura locale, con lo scopo di conservare e far conoscere l'antica cultura ladina in tutte le sue sfaccettature, per essere un riferimento ed un ponte fra la realtà di ieri e quella odierna. Le sezioni del MELF sono quattro e trattano tematiche distinte: La PRIMA SEZIONE è dedicata all'organizzazione civile, sociale e familiare con il maso chiuso e la struttura patriarcale, la gestione comunitaria dei beni, la tipologia delle abitazioni e degli abitati, ed i costumi tipici ladini della valle di Livinallongo. La SECONDA SEZIONE racconta la flora, la fauna e la geologia del territorio. La TERZA SEZIONE è riservata all'economia agricola (allevamento e agricoltura) ed all'artigianato (lavorazione del legno, del ferro, delle fibre tessili...). Infine, la QUARTA SEZIONE è dedicata alla storia del territorio, dal Medioevo con il Castello di Andraz e le vicende del cardinale Nicolò Cusano fino alla Gande Guerra (1914- 1918) con al centro il Col di Lana, conosciuto anche come "Monte di Sangue".
Dettagli:
Link sito: - https://www.arabba.it/it/attivit%C3%A0-esperienze/sport-e-tempo-libero/museo-ladino-fodom/126-7411.html
Accessibilità:
Bagno accessibile: - Si
Attività:
Categoria: Cultura
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Il Museo ha la funzione di raccogliere, studiare e conservare il patrimonio di oggetti, immagini, testimonianze scritte e orali riguardanti la storia dell'occhiale e di altri strumenti ottici nelle sue diverse declinazioni, e di documentare lo sviluppo dell'industria dell'occhiale e dei suoi annessi nella Provincia di Belluno. La valorizzazione di tale patrimonio e la divulgazione degli aspetti storico-culturali ad esso sottesi costituiscono un altro importante obiettivo di questa istituzione culturale. Il Museo conserva tra le sue collezioni alcuni reperti veramente eccezionali, realizzati con materiali particolari e impensati: occhiali ricavati da un fanone di balena, cannocchiali in avorio intagliato e istoriato, quasi a sembrare un merletto, piccoli occhialini inseriti alle estermità di ventagli o nell'impugnatura di bastoni da passeggio. E poi occhiali da cappello o da parrucca, in utilizzo quando le aste rigide non erano ancora state inventate. La sorprendente storia dell'occhiale merita di essere scoperta poco a poco, attraversando in successione la varie sale espositive del Museo.
Dettagli:
Link sito: - https://www.museodellocchiale.it/
Accessibilità:
Accesso: - Con rampa
Bagno accessibile: - Si
Attività:
Categoria: Cultura
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Il Forte Tre Sassi è un forte militare tirolese costruito a partire dalla fine del XIX Secolo dall’Impero Austro-Ungarico sul Passo Valparola. Dopo il difficile recupero, oggi il Forte Tre Sassi al Passo Valparola ospita un interessante Museo della Grande Guerra che è una tappa obbligata per i tantissimi amanti della Grande Guerra nelle Dolomiti, ma anche per chi si appassioni semplicemente di storia e cultura dei Monti Pallidi. Il Forte Tre Sassi offre ai visitatori una nutrita collezione di oggetti bellici (armi, strumenti bellici, medicamenti), alcuni molto rari ed interessanti, ed effetti personali dei soldati (uniformi, lettere) che costituiscono una drammatica e vivida testimonianza dell’orribile Prima Guerra Mondiale. Il Museo della Grande Guerra al Forte Tre Sassi è dotato di schermi per la proiezione di materiale audiovisivo che ulteriormente approfondisce lo sviluppo della Grande Guerra nelle Dolomiti.
Dettagli:
Link sito: - https://www.cortinamuseoguerra.it/
Accessibilità:
Accessibilità motoria parziale: - Solo alcune stanze/piani
Bagno accessibile: - Si
Attività:
Categoria: Cultura
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Il Museo vanta una delle raccolte più complete e interessanti d’Italia, dove tutti i pezzi esposti sono rappresentativi e legati alla storia del ciclismo e ai suoi protagonisti. Si trovano infatti esposti i precursori delle moderne biciclette: un celerifero in legno dipinto di fine Settecento; due bicicli Michaux, che rappresentano le prime macchine a pedali, e pure alcuni grand-bi. Le biciclette raccolte da Sergio Sanvido provengono da tutt’Europa: un’ampia sezione, collocata proprio all’inizio del Museo, è dedicata alle bici da lavoro, utilizzate fino agli anni ’50 del Novecento (si possono vedere i mezzi dell’arrotino, del gelataio, del tostatore di caffè, del postino e anche del pompiere). Una parte corposa è dedicata pure alle biciclette per bambini e ai tricicli ed un’altra alle biciclette in uso nell’esercito. Segue quindi una sezione dove i vari pezzi sono disposti in ordine cronologico, permettendo di comprendere l’evoluzione tecnica del mezzo, dall’Ottocento al Novecento. Importantissimo è poi il nucleo di biciclette sportive, legate ai grandi campioni del ciclismo: Coppi, Bartali, Nencini, Moser, Pantani, solo per fare alcuni nomi. E, accanto a queste meraviglie della tecnica, non mancano cimeli e memorabilia legati al mondo delle due ruote e alla storia del ciclismo: le maglie firmate dai campioni, le spettacolari copertine della “Domenica del Corriere” disegnate da Achille Beltrame tra il 1900 e il 1945, foto d’epoca e tanto altro.
Dettagli:
Link sito: - https://www.museostoricobicicletta.it/blank
Accessibilità:
Accesso: - Con rampa
Audioguide: -
Bagno accessibile: - Si
Sottotitoli : - Parziali
Attività:
Categoria: Cultura
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Il Museo Albino Luciani vi farà conoscere la vita e l’insegnamento di Papa Giovanni Paolo I, ma non solo. Scoprirete anche il contesto storico-ambientale dove è cresciuto e le vicende di altre personalità che si sono distinte in campo artistico, culturale e religioso. È situato in un palazzo quattrocentesco affacciato sulla piazza principale del paese e si sviluppa su 4 piani accuratamente allestiti per creare un percorso sensoriale innovativo.
Dettagli:
Link sito: - https://www.musal.it/musal/
Accessibilità:
Accessibilità motoria parziale: - Solo alcune stanze/piani
Accesso: - In piano
Audioguide: -
Bagno accessibile: - Si
Sottotitoli : - Completi
Attività:
Categoria: Cultura
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Si tratta di una piccola collezione collocata in due locali della biblioteca comunale di Seren del Grappa e inserita nella rete informale del “museo diffuso del Grappa”. Nato da una raccolta privata, donata al Comune, consiste prevalentemente in una collezione di circa 170 riproduzioni di fotografie d’epoca che ben documentano le vicende storiche del territorio feltrino e del massiccio del Piave nel corso della Prima Guerra Mondiale. In origine aveva carattere di esposizione temporanea, oggi invece rappresenta una delle numerose proposte permanenti di approfondimento sulle vicende della Grande Guerra disponibili sulle pendici del Grappa ed una delle poche sul versante bellunese. La piccola collezione fotografica è anche un ideale punto di partenza per le escursioni che culminano nel Monte Pertica, avamposto più avanzato delle linee austriache.
Dettagli:
Link sito: - https://www.centenariograndeguerra.com/musei/museo-fotografico-della-grande-guerra-eugenio-secco/
Accessibilità:
Accesso: - Con servoscale o sollevatore
Bagno accessibile: - No
Attività:
Categoria: Cultura
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Falesia certificata dagli organi preposti: CIP (Comitato Paralimpico Italiano), FASI (Federazione Arrampicata sportiva Italiana). I requisiti di base a cui è rispondente sono: accessibilità, comodità del fare sicura, sicurezza della protezioni (distanza, tipologia), difficoltà delle vie. In particolare, per i non vedenti, è previsto il posizionamento di targhe in Braille alla base delle vie che indicano nome e difficoltà del tracciato, assieme ad una targa in Braille più generale che illustra il settore preso in considerazione dando indicazioni sull’andamento dei tracciati, il numero di protezioni e la loro distanza, la collocazione della catena di calata.
Dettagli:
Accessibilità:
Scritte in Braille: - Complete
Tipo fondo: - misto
Attività: Arrampicare
Categoria: Sport
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Il museo del ferro e del chiodo di Forno di Zoldo ripercorre, attraverso l’esposizione di reperti archeologico-industriali, documentazioni e illustrazioni, l’attività di lavorazione del ferro e, in particolare, la produzione dei chiodi che costituì fonte di ricchezza per il territorio zoldano a partire dal XVI secolo. L’attività fabbrile, infatti, si sviluppò nella Val di Zoldo a partire dal 1500, periodo in cui è stata identificata la presenza di alcuni forni per la fusione dei minerali del ferro nonché di ferriere e di fucine e rimase viva fino alla metà del Novecento. All’interno di questo museo, situato nel Palazzo del Capitanianto, vi si trovano due principali sezioni: la prima rappresenta, attraverso l’utilizzo di immagini e documenti, le maggiori fonti di ricchezza di questo territorio, ossia l’acqua, la terra e il bosco, elementi che hanno reso possibile anche l’attività fabbrile. Un’altra sezione si sviluppa al piano superiore ed espone documenti, fotografie, strumenti da lavoro e manufatti in ferro che narrano al visitatore l’attività di fusione e lavorazione del ferro zoldana.
Dettagli:
Link sito: - https://www.infodolomiti.it/dolomiti-da-vedere/musei-e-collezioni/musei-etnografici/museo-del-ferro-e-del-chiodo/7221-l1.html
Accessibilità:
Accessibilità motoria parziale: - Solo alcune stanze/piani
Attività:
Categoria: Cultura
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L'Associazione Pietra e Scalpellini di Castellavazzo si è data tra i suoi compiti costitutivi quello di attribuire un’adeguata testimonianza agli antichi mestieri di cavatore, scalpellino e delle lavorazioni della pietra, che hanno sempre accompagnato la vita di questo piccolo borgo di montagna, giacchè il legame di Castellavazzo con la pietra è sancito dalla Stele Neroniana realizzata nei primissimi decenni dopo Cristo. Il Museo della Pietra e degli Scalpellini nel 2017 si trasferisce nello stabile prima usufruito dal trascorso Municipio di Castellavazzo, ampliando e perfezionando l’offerta museale. Il nuovo Museo, grazie agli interventi di ditte specializzate e forze volontarie, nonchè alla cooperazione di un intero paese, è stato riallestito, mantenendo l’originario assetto, con importanti e innovative migliorie concernenti l'immagine grafica, la trasformazione della sezione geologica e la creazione di una sala video.
Dettagli:
Link sito: - http://www.pietraescalpellini.it/
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Bagno accessibile: - Si
Attività:
Categoria: Cultura
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Il Museo del Piave “Vincenzo Colognese” di Caorera, frazioncina attivissima del Comune di Quero Vas è una struttura, fondata da don Antonio Pavan e Vincenzo Colognese, che vuole tenere viva la memoria degli avvenimenti della prima guerra mondiale, conflitto che qui, alle pendici del Grappa, visse pagine dolorose tra il 1917 e il 1918. I motivi che hanno dato avvio alla nascita del Museo non bisogna cercarli esclusivamente nella volontà di una ricostruzione storica, ma soprattutto nella voglia di condividere esperienze di vita vissuta, sogni e delusioni, che oltre a segnare le pietre di questo glorioso fiume hanno segnato i cuori dei popoli di paesi in guerra e non. Si potrebbe dire un museo 'Fatto col cuore", dalla gente che ha vissuto realmente quegli anni, ed è questo che speriamo di far sentire a tutti coloro che entreranno a visitarlo: un'emozione, non un'asettica e ordinaria esposizione.
Dettagli:
Link sito: - http://www.museodelpiavevincenzocolognese.it/
Accessibilità:
Accessibilità motoria parziale: - Solo alcune stanze/piani
Accesso: - In piano
Bagno accessibile: - Si
Attività:
Categoria: Cultura
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Dettagli:
Link sito: - https://www.ondablu.org/
Accessibilità:
Attività: Nuoto Allenarsi
Categoria: Sport
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Dettagli:
Link sito: - http://www.piscinadibelluno.it/
Accessibilità:
Attività: Nuoto Allenarsi
Categoria: Sport
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Dettagli:
Link sito: - https://www.facebook.com/Biblioteca-Civica-di-Santa-Giustina-561484847378555/
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Attività:
Categoria: Cultura
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Dettagli:
Link sito: - https://it-it.facebook.com/bibliotecacivicasedico/
Accessibilità:
Accesso: - Con ascensore
Attività:
Categoria: Cultura
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Dettagli:
Link sito: - https://www.limana.org/biblioteca/
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Attività:
Categoria: Cultura
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Dettagli:
Link sito: - http://biblioteca.comune.belluno.it/
Accessibilità:
Attività:
Categoria: Cultura
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Perarolo Di Cadore
Dettagli:
Accessibilità:
Accessibilità motoria parziale: - Scalino all'ingresso. Necessario accompagnatore
Bagno accessibile: - Si
Attività: Mangiare e bere
Categoria: Mangiare e bere
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Belluno
Bar e ristorante
Dettagli:
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Bagno accessibile: - Si
Attività: Mangiare e bere
Categoria: Mangiare e bere
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Pedavena
Dettagli:
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Bagno accessibile: - Si
Attività: Mangiare e bere
Categoria: Mangiare e bere
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Santa Giustina
Pasticceria e Lounge bar
Dettagli:
Accessibilità:
Accesso: - Con rampa
Bagno accessibile: - Si
Attività: Mangiare e bere
Categoria: Mangiare e bere
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Sedico
Pasticceria
Dettagli:
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Bagno accessibile: - Si
Attività: Mangiare e bere
Categoria: Mangiare e bere
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Santa Giustina
Osteria e cicchetteria
Dettagli:
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Bagno accessibile: - Si
Attività: Mangiare e bere
Categoria: Mangiare e bere
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Via paradiso 8 Feltre
Museo dei ferri battuti e delle arti decorative del primo ‘900, voluto per lascito testamentario da Carlo Rizzarda e allestito dall’architetto Alberto Alpago Novello nel 1938. Parzialmente chiuso negli anni ’70, è stato riaperto al pubblico dal 9 giugno 2001 con un nuovo allestimento. La Galleria d’Arte Moderna «Carlo Rizzarda» di Feltre nasce per volontà testamentaria di Carlo Rizzarda, uno dei più importanti artisti del ferro battuto dei primi anni del Novecento. Nel 1926 Rizzarda acquistò Palazzo Bovio-Villabruna Cumano, residenza cinquecentesca nel centro storico di Feltre, con l’intenzione di creare nella propria città natale un museo di arte decorativa. Alla sua morte, sopravvenuta a soli 48 anni nel 1931 a causa di un incidente stradale, il Comune di Feltre ereditò, oltre al palazzo, tutti i ferri battuti di Rizzarda depositati preso la villa e l’officina dell’artista a Milano nonché la sua collezione d’arte, comprendente dipinti, sculture, oggetti d’arte decorativa, mobili e cineserie che Rizzarda aveva acquistato per arredare la propria dimora milanese.
Dettagli:
Link sito: - https://www.visitfeltre.info/luoghi/galleria-darte-moderna-carlo-rizzarda/
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Bagno accessibile: - Si
Bagno accessibile: - Si
Sottotitoli : - Completi
Attività:
Categoria: Cultura
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Via paradiso 19 Feltre
Il Museo Diocesano è situato all’interno dell’antico palazzo vescovile di Feltre, nel cuore del centro storico, sul limite occidentale della città murata. Fu costruito nella seconda metà del Duecento e più volte ristrutturato e ampliato nei secoli successivi. Dopo decenni di abbandono, dal 1999 al 2018 l’edificio è stato oggetto di un complesso intervento di restauro e destinato ad accogliere le opere d’arte sacra provenienti dal territorio delle antiche diocesi di Feltre e di Belluno. Le sue sale custodiscono capolavori di pittura, scultura, oreficeria, tessitura, che vanno dall’alto medioevo all’età contemporanea. Oltre ad alcuni elementi di eccezione come il Calice del diacono Orso del VI secolo, la Croce post-bizantina del 1542, la Madonna in alabastro del XV secolo, il Reliquiario a busto di S. Silvestro dell’orafo fiorentino Antonio di Salvi, sono esposti capolavori di Jacopo Tintoretto, Sebastiano Ricci, Andrea Brustolon, Francesco Terilli, Luca Giordano, Federico Bencovich, Gaspare Diziani, Domenico Corvi, Nicola Grassi. Un’ampia sezione è riservata alla scultura lignea, che presenta numerose opere inedite, recuperate grazie alla catalogazione dei beni culturali ecclesiastici promossa dalla Diocesi a partire dal 2002 e restaurate a cura del museo. Il museo è accessibile ai visitatori con disabilità motoria, fatta eccezione per le Cantine in cui sono esposti reperti altomedievali. Il Museo è dotato di ascensore per raggiungere i vari piani del palazzo e sono presenti apposite rampe per l’accesso al piano terra dell’ala ovest e alla biglietteria. L’ingresso principale del museo è accessibile ai disabili motori.
Dettagli:
Link sito: - https://www.museodiocesanobellunofeltre.it/
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Bagno accessibile: - Si
Bagno accessibile: - Si
Sottotitoli : - Parziali
Attività:
Categoria: Cultura
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Cortina D'Ampezzo
La cabinovia Tofana – Freccia nel Cielo porta comodamente al Col Druscié a 1778 m. di quota. La nostra terrazza si affaccia direttamente sulle Tofane, offrendo un punto di vista insolito sulle piste Olimpiche e Mondiali, spaziando poi a 360° sulla conca ampezzana e le Dolomiti circostanti.
Dettagli:
Accessibilità:
Accesso: - Con ascensore
Bagno accessibile: - Si
Tipo fondo: - misto
Attività: Mangiare e bere Guardare il panorama
Categoria: Mangiare e bere
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Cortina D'Ampezzo
ATTENZIONE Per raggiungere il Wine Bar Masi al momento - Inverno 2022/23- è necessaria la presenza di un accompagnatore perchè ci sono 3 scalini in uscita dalla stazione a monte della funivia (non si possono scendere con carrozzina elttrica). Poi si percorre un tratto su sterrato/neve. Il bagno accessibile si trova al Ristorante Druscié, raggiungibile con ascensore dall'impianto e non dall'interno del bar. Ubicato alla partenza della mitica pista Col Druscié A, di fronte alle piste Forcella Rossa, Olimpia e Vertigine Bianca, teatro delle gare della Coppa del Mondo di sci, il Masi Wine Bar “Al Druscié” accoglie gli ospiti in spazi informali ma eleganti, che conciliano lo stile tradizionale di montagna con quello contemporaneo. La grande terrazza esterna risalta sullo sfondo delle Tofane, del Monte Cristallo e dell’ampia valle Cortinese.
Dettagli:
Accessibilità:
Accessibilità motoria parziale: - Scalino all'ingresso. Necessario accompagnatore
Accesso: - In piano
Attività: Guardare il panorama Mangiare e bere
Categoria: Mangiare e bere
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Cortina D'Ampezzo
Il Faloria Mountain SPA Resort sorge a Cortina d’Ampezzo tra il Monte Faloria e il mitico trampolino olimpionico del 1956. L'hotel dispone di 1 stanza doppia e 2 triple completamente accessibili. Dispone inoltre di 8 stanze doppie e 2 stanze triple valutate, a seguito del nostro sopralluogo accessibili (metratura sufficiente, larghezza porte superiore a 60cm, bagno accessibile con doccia a filo pavimento). I luoghi comuni dell'hotel, bar, ristorante, piscina e centro benessere sono accessibili.
Dettagli:
Link sito: - https://faloriasparesort.com/it/
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Garage coperto con collegamento accessibile diretto alle stanze: - Sì
Ristorante interno accessibile: - Sì
SPA e piscina accessibile: - Sì
Stanze accessibili: - Si
Attività: Soggiornare
Categoria: Dormire
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Selva Di Cadore
L’hotel Orso Grigio vi accoglie a 1419 m di altitudine nel grazioso borgo di Pescul, nella Val Fiorentina. Dominato dal colosso dolomitico del Monte Pelmo e circondato da immensi boschi di larici e abeti, l’hotel sorge proprio davanti alle piste del meraviglioso comprensorio sciistico del Civetta. L'hotel dispone di n. 2 stanze accessibili. Il ristorante, il bar e la piscina sono accessibili
Dettagli:
Link sito: - https://www.hotelorsogrigio.eu/
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Bar interno accessibile: - Sì
Ristorante interno accessibile: - Sì
SPA e piscina accessibile: - Sì
Stanze accessibili: - Si
Attività: Soggiornare
Categoria: Dormire
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Via Valle Ansiei, 162 Auronzo Di Cadore
Immersa nel verde della foresta di Somadida, con spazi accessibili a gruppi, famiglie e persone con disabilità, La Gregoriana è una struttura su misura per chi cerca un clima accogliente e familiare. Proprio per la sua posizione, a pochi minuti dalle splendide Tre Cime di Lavaredo, La Gregoriana offre un ottimo punto di partenza per camminate ed escursioni in tutte le stagioni, con panorami mozzafiato sulle più belle cime delle Dolomiti, patrimonio dell’Unesco. La Gregoriana è può accogliere fino a un massimo di 250 ospiti. La struttura dispone di numerose camere accessibili: 1 doppia, 1 tripla, 6 quadruple e 20 camerate di varie dimensioni (dai 5 ai 22 posti letto). Altre al bar e al ristorante della struttura sono accessibili anche 4 saloni (dai 40 ai 120 posti). All'esterno, nel parco adiacente, si trovano dei percorsi accessibili pavimentati.
Dettagli:
Link sito: - https://www.accoglienza.diocesi.it/it/strutture/villa-gregoriana/home
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Bagno accessibile: - Si
Bar interno accessibile: - Sì
Ristorante interno accessibile: - Sì
Stanze accessibili: - Si
Attività: Soggiornare
Categoria: Dormire
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Auronzo Di Cadore
Con oltre 1.600 ettari di faggio, abete rosso, abete bianco e larice, la Riserva Naturale Orientata di Somadida è la foresta più grande del Cadore ed uno dei boschi più pregiati delle Dolomiti. Posta nel cuore delle Dolomiti Settentrionali ad abbracciare le pendici del Sorapis e delle Marmarole, il suo valore è testimoniato da una storia importante. E' uno dei percorsi mappati nell'ambito del progetto "Dolomiti Accessibili" promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Maggiori informazioni al seguente link https://www.visitdolomites.com/page2/malga-valles-alto/
Dettagli:
Link sito: - https://www.visitdolomites.com/page2/foresta-di-somadida/
Accessibilità:
Tipo fondo: - sterrato
Attività: Passeggiare
Categoria: Natura
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San Tomaso Agordino
Bar e pizzeria. E' presente uno scalino all'entrata, superabile con una rampa pieghevole che i titolari posizionano su richiesta.
Dettagli:
Sala da pranzo accessibile: - Si
Accessibilità:
Accesso: - Con rampa
Bagno accessibile: - Si
Attività: Mangiare e bere Guardare il panorama
Categoria: Mangiare e bere
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Falcade
L'Hotel Stella Alpina si trova nel centro di Falcade, adiacente alla pista per lo sci di fondo. Offre ai suoi ospiti un ristorante con piatti sia innovativi che della tradizione locale, con una particolare attenzione anche ai menù per vegetariani e celiaci. E' dotato di n.2 stanze doppie completamente accessibili. Dispone inoltre di n.6 stanze valutate, a seguito del nostro sopralluogo, discretamente accessibili (metratura sufficiente, larghezza porte superiore a 60cm, piatto doccia altezza di 2 cm,con porte scorrevoli). I luoghi comuni dell'hotel bar, pasticceria e ristorante sono accessibili.
Dettagli:
Link sito: - https://www.hotelstellalpina.com/hotel-stella-alpina-falcade/
Sala da pranzo accessibile: - Si
Accessibilità:
Bagno accessibile: - Si
Bar interno accessibile: - Sì
Stanze accessibili: - Si
Attività: Soggiornare
Categoria: Dormire
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Falcade
Dettagli:
Accessibilità:
Accesso: - Con rampa
Bagno accessibile: - Si
Attività: Mangiare e bere
Categoria: Mangiare e bere
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Ponte Nelle Alpi
Rubino Affittacamere a Belluno è una nuova realtà, con l'intento di valorizzare il territorio in cui viviamo, ricco di paesaggi naturali dal fascino puro e incontaminato. Il Bed & Breakfast, è situato nella piccola cittadina di Ponte nelle Alpi, da sempre punto di collegamento tra le Alpi Bellunesi e la pianura Trevigiana.
Dettagli:
Accessibilità:
Ristorante interno accessibile: - Sì
Stanze accessibili: - Si
Attività: Soggiornare
Categoria: Dormire
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Ponte Nelle Alpi
Cucina italiana e pizza della migliore qualità.Selezione per vegani e vegetariani. Ambiente accogliente e fresco.
Dettagli:
Accessibilità:
Accesso: - In piano
Bagno accessibile: - Si
Attività: Mangiare e bere
Categoria: Mangiare e bere
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Belluno
Una spettacolare terrazza da cui ammirare il panorama delle Dolomiti a 180°, a pochi chilometri da Belluno e dall’uscita dell’A27. Alla Casera troverete un ambiente accogliente a gestione familiare e un ricco menù con saporiti piatti tipici e invitanti rivisitazioni delle più apprezzate proposte regionali.
Dettagli:
Sala da pranzo accessibile: - Si
Accessibilità:
Bagno accessibile: - Si
Attività: Mangiare e bere Guardare il panorama
Categoria: Mangiare e bere Natura
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Farra D'Alpago
Dettagli:
Accessibilità:
Bagno accessibile: - Si
Attività:
Categoria: Servizi
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Farra D'Alpago
Bar in riva al Lago di Santa Croce, dotato di bagno accessibile.
Dettagli:
Accessibilità:
Bagno accessibile: - Si
Attività: Mangiare e bere
Categoria: Mangiare e bere
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Soverzene
Laghetto per la pesca gestito dall'Associazione Pescatori Sportivi di Ponte nelle Alpi
Dettagli:
Accessibilità:
Bagno accessibile: - Si
Bar interno accessibile: - Sì
Attività: Pesca
Categoria: Sport Natura
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